Via libera dell’Unione Europea al gelato con la proteina Ogm

24 giugno 2009 – Mentre ben undici Paesi dell’Unione Europea (Austria, Bulgaria, Cipro, Grecia, Irlanda, Lettonia, Malta, Paesi Bassi, Slovenia e Ungheria) si schierano contro gli Ogm, richiedendo la possibilità di proibire la coltura di sementi geneticamente modificate nei propri territori, l’Ue dichiara il proprio parere positivo alla commercializzazione del gelato transgenico, che non si scioglie al caldo, che ha il 50% di grassi in meno e che, soprattutto, costa assai meno all’industria. Il “gelato transgenico” si basa su una proteina sintetica, l’Isp (Ice Structuring Protein), che è stata isolata da un pesce artico e riprodotta in laboratono attraverso la fermentazione di un lievito Ogm.

L’Isp ha ora ricevuto l’approvazione dell’Unione Europea sulla base delle considerazioni espresse un anno fa dall’Efsa (Autorità europea per la sicurezza alimentare), che escluse il rischio di allergenicità in base ai riscontri operati da tempo in Australia, Messico e Stati Uniti, dove il gelato è commercializzato da tempo.

Peccato che già nel 2006 alcuni ricercatori dell’lndipendent Science Panel dimostrarono proprio il contrario: a causa della sua derivazione da lieviti geneticamente modificati, la proteina conterrebbe un allergene. Ma fra Unilever e scienziati indipendenti, naturalmente, non c’è partita. Le dimensioni della posta in gioco e dell’azienda che ha sviluppato il nuovo gelato – Unilever – fanno capire perché l’Ue abbia sinora escluso l’obbligo di indicare l’origine del prodotto “Ogm” sull’etichetta.