I colossi cinesi del latte lanciano la sfida social al mercato

C'è da tempo la tecnologia nelle campagne pubblicitarie della cinese Mengniu DairyDa alcuni anni a questa parte, gli imprenditori cinesi del settore lattiero-caseario sono tra più dinamici del mercato globale. Operazioni come quelle attivate in Olanda dalla YiLi Group (leggi qui) o in Francia dalla Synutra (leggi qui), per quanto passate in sordina per l'indifferenza dei grandi media, hanno portato sotto gli occhi degli esperti una realtà arrembante e con le idee assai lucide. Dopo aver messo qua e là le mani sul mercato di vari Paesi in vari continenti (ancor più che in Europa, sono presenti in Sudamerica), i maggiori gruppi cinesi stanno esplorando le potenzialità del business "online".

Prima tra tutte, la New Hope Group avrebbe deciso di rilanciare sul web al mercato cinese l'invito "Adotta una mucca" come grimaldello per fidelizzare milioni di famiglie ai propri animali attraverso la vendita di prodotti. Lo ha dichiarato al quotidiano Shanghai China Business News il presidente della società, Liu Yong Hao, riscuotendo il plauso dell'economista Lei Yongjun, presidente della ProsperTao, società di consulenze di mercato di Pechino. Quest'ultimo, nell'apprendere le intenzioni del magnate cinese, ha manifestato il proprio apprezzamento sottolineando che «le aziende della vecchia economia hanno bisogno di cogliere i cambiamenti apportati da internet, pena il vedersi tagliati fuori dal mercato».

Una confezione di latte Uht della Mengniu Dairy«Dal momento che molte persone al giorno d'oggi», ha aggiunto Lei Yongjun, «sono abituate a controllare i loro smartphone ogni pochi minuti, anche le aziende lattiero-casearie farebbero bene a capire come tutti i prodotti, e tra questi anche il latte e i suoi derivati, hanno bisogno di essere supportati da un marketing innovativo». "Dopotutto", sottolinea lo Shanghai China Business News, "molti caseifici hanno creato i propri account sociali sulla App WeChat (un'alternativa a WhatsApp, assai popolare in Cina, ndr) interagendo quotidianamente con i loro fan e lanciando campagne di marketing".

In effetti, dalla seconda metà dell'anno scorso alcune tra le aziende cinesi più importanti del settore hanno intrapreso investimenti rilevanti con compagnie del settore informatico. Tra queste spicca il nome della China Mengniu Dairy, che nel novembre scorso ha operato una partnership con la Didi Dache, dopo che le compagnie statali China National Oils, Foodstuffs e Cereals Group sono diventate i suoi maggiori azionisti. Per afferrare le dinamiche di questi interessanti processi in atto, basti pensare che un altro colosso cinese – la YiLi Group – nello scorso febbraio ha coinvolto la Kuaidadi – vale a dire il maggior rivale della Didi Dache – in un'analoga iniziativa.

Mentre i colossi si organizzano così, aziende di dimensioni inferiori come la Junlebao iniziano a prepararsi alla sfida del social marketing, ma al tempo stesso si dice pronta ad aprire una catena di negozi reali in cui i consumatori possano vedere, toccare e provare i prodotti che saranno disponibili in rete. Ancora nessuno ha definito nulla (perlomeno ufficialmente, ndr) sul piano delle strategie di vendita ma una cosa appare chiara oramai, a livello globale: il futuro del settore si giocherà anche o soprattutto sugli schermi di smartphone e tablet, ad iniziare – assicurano gli esperti del mercato cinese – dal latte in polvere per la prima infanzia.

16 marzo 2015