Ancora problemi d’immagine per la Kraft statunitense, e ancora problemi di salute per i consumatori, ben oltre i confini degli Usa: dopo l’ennesima emergenza alimentare registrata nel luglio scorso, che aveva portato al ritiro dal mercato di 36mila confezioni di “Kraft Single” (sottilette), il colosso del food mondiale ha deciso di estendere in questi giorni il provvedimento a 335mila pezzi, distribuiti anche in alcuni Paesi caraibici e in Corea del Sud.
L’iniziativa è stata presa a seguito delle denunce di diversi consumatori, che hanno dichiarato – tutti all’incirca allo stesso modo – di aver rischiato il soffocamento, a causa di porzioni del film plastico che separa le fette una dall’altra. In pratica accade che, all’atto della loro rimozione, le pellicole si dividano in due parti e che una di queste resti aderente al formaggio, spesso non visibile all’occhio del consumatore.
L’estensione del richiamo volontario operato dalla Kraft Food Group Inc. è stata comunicata dalla società giovedì scorso 3 settembre (altri dettagli qui) e – a quanto riportato dai media – ha provocato particolare preoccupazione tra l’opinione pubblica, mentre gli operatori finanziari hanno sottolineato come il ripetersi di episodi emergenziali rischia di minare ulteriormente una solidità del gruppo che non è più quella degli anni d’oro che il colosso ha ormai messo alle spalle da tempo.
Entrata nel luglio scorso nel novero delle aziende controllate dalla brasiliana 3G Capital attraverso la Heinz (ketchup), la Kraft si troverà a subire presto un drastico ridimensionamento, con il trasferimento dalla grande, prestigiosa e storica sede del quartiere finanziario di Chicago ad un nuovo e molto ridimensionato ufficio di rappresentanza nel centro cittadino. Il taglio di un terzo del personale, ormai, è più che una voce di corridoio.
Della situazione in cui versa la società, e che appare molto critica, parlano i giornali della finanza statunitense. Tra di essi Boomberg brilla per un articolo pubblicato il 20 agosto sul proprio sito web e intitolato “Things Are About to Get Ugly at Kraft” (etteralmente “Le cose stanno per mettersi male alla Kraft”) raggiungibile da qui. Buona lettura a tutti.
7 settembre 2015