Normandia: i formaggi scoprono il valore di un progetto unitario

Il Neufchatel - foto di Myrabella - Creative Commons License©Il formaggio normanno si candida ad essere l'ambasciatore di un cambiamento epocale nella politica amministrativa francese. In attesa che la riduzione delle regioni, da ventidue a tredici – sancita il 17 dicembre del 2014 dall'Assemblea nazionale parigina – diventi effettiva (lo sarà nel 2016) ogni occasione celebrativa locale di qualche rilevanza sembra offrire l'opportunità per riscoprire un nuovo senso di comunione, di unitarietà e di territorialità.

Lo si è visto nel fine settimana appena trascorso, in occasione della "Fête du fromage" di Neufchâtel-en-Bray, la cittadina dell'Alta Normandia il cui il sindaco Xavier Lefrançois ha coinvolto, per la prima volta in tanti anni, i colleghi dei comuni della Bassa Normandia – in cui su producono gioielli caseari quali il Pont-l’évêque, il Livarot e il Camembert – e i relativi produttori di formaggio.

L'iniziativa ha portato un visibile incremento nella presenza di pubblico, un maggior interesse da parte delle varie parti in causa: dai produttori ai cuochi, agli appassionati, sino ad un pubblico più ampio, tutti hanno percepito un maggior fermento, innescato dal senso del confronto ma anche dalla comunione d'intenti, e dall'appartenenza ad una comunità – quella delle produzioni lattiero-casearie – fondamentale per l'economia della regione.

In occasione della Fête du fromage, la confraternita locale "Compagnons du neufchâtel" ha festeggiato il 20º anniversario dalla fondazione, coinvolgendo gli chef locali, che si sono sfidati in cucina sul tema della valorizzazione del formaggio "di casa". Azzeccata la formula, che – a giudicare dai commenti che già stanno circolando – troverà presto la riconferma per il prossimo anno.

28 settembre 2015