Philadelpihia Kraft, il formaggio spalmabile più famoso al mondo, potrebbe passare di mano nei prossimi mesi. Lo si apprende dal quotidiano francese Le Figaro, che martedì scorso ha dato quella che – pur avendo ora i contorni di una indiscrezione – ha tutta l'attendibilità per poter essere già vista nella sua prospettiva reale. L'operazione farebbe parte del riassetto del gruppo Kraft, che dopo lo spin-off operato nel 2012 – da cui nacque la Mondelēz International, attuale detentrice del marchio Philadelphia – è ancora impegnata nel riassetto dell'attività, con un occhio alle dinamiche del mercato e l'altro ai preoccupanti risultati commerciali e finanziari registrati nei due ultimi anni.
Sullo sfondo della scena restano le non poche azioni di mercato operate nel recente passato e ancor oggi, tra cui l'infelice tentativo di proporre proprio il Philadelphia nel segmento dei prodotti da dessert, con la versione al cioccolato operata con Milka. Più di recente – e lo abbiamo visto in molti, a dir poco meravigliandocene – l'ardito accostamento del marchio Fattorie Osella nello stand dell'Onaf al Cheese di Bra. Se da una parte è vero che tutto ha un prezzo (anche la perdita di consenso e di qualche socio), dall'altra c'è da chiedersi quanto possa portare ad un colosso del genere l'avvicinamento del proprio brand ad un nome così poco (o per nulla) conosciuto dal grande pubblico.
In finale, una curiosità fatta di cifre: la cessione di Philadelphia potrebbe portare nelle casse del colosso statunitense una cifra pari ai 3 miliardi di dollari statunitensi. All'incirca la cifra prevista (3,5 miliardi) per un ormai inevitabile e clamoroso piano di riassetto internazionale.
12 ottobre 2012
per saperne di più leggi qui (articolo su Le Figaro, in lingua francese)