Mentre in Italia la crisi del latte si radicalizza attorno a sterili recriminazioni e vacui proclami, in Francia ancora una volta le idee e lo spirito di iniziativa circolano, per cercare di fare un minimo sistema e di salvare il salvabile. Idee e iniziative che non giungono dalla classe politica (in qualcosa ci assomigliamo, ndr), bensì dagli operatori del settore: la Danone e la Système U, cooperativa operante nella Gdo. Le due aziende hanno annunciato in diverse sedi e momenti – la prima mercoledì scorso, la seconda giovedì – due distinte iniziative, tese entrambe a ricreare le condizioni minime per salvare il maggior numero possibile di stalle del proprio Paese.
La Danone ha annunciato di aver ratificato un accordo con 2mila dei 2.600 fornitori francesi che riforniscono i suoi cinque stabilimenti nazionali: in sostanza, a fronte di una diminuzione dei volumi acquistati, il gruppo si è impegnato a prendere in considerazione i costi di produzione degli allevatori. "L'obiettivo", hanno dichiarato alla Danone, "è quello di creare una rete di sicurezza in grado di ammortizzare le fluttuazioni dei prezzi del latte e garantire, nel tempo, una migliore stabilità ai produttori".
Nulla è ancora trapelato attorno al futuro prezzo di acquisto (le indiscrezioni parlano di una remunerazione di almeno il 5% in più rispetto all'attuale), ma è stato reso noto che la trattativa è stata condotta in accordo con cinque delle organizzazioni tra produttori e che una sesta rappresentanza potrebbe aderire, aggiungendo ancora centinaia di aziende.
L'obiettivo dichiarato da Danone per il 2016 è quello di "ridurre gli acquisti di latte del 2% in volume rispetto al 2015". L'auspicio dell'azienda è quello di "riuscire ad evitare altre chiusure, e che la riduzione venga attuata semplicemente con la raggiunta età del pensionamento e con la riconversione a biologico" di alcuni. Il programma della Danone dovrebbe avere un respiro di tre anni, passati i quali si auspica che il settore sia stato in grado di riorganizzarsi.
Dal canto loro invece, i vertici della Systéme U il prezzo lo hanno dichiarato, ed è di 34 centesimi al litro, vale a dire 1 centesimo in più rispetto al prezzo minimo necessario dichiarato dalle rappresentanze degli allevatori francesi: 33 centesimi, a fronte dei 29 centesimi attualmente percepiti (prezzo medio).
L'amministratore delegato dell'azienda, Pierre Papin, ha dichiarato che la Système U si impegna nei confronto dei propri consumatori a lavorare solo latte fresco francese. L'iniziativa di Système U non è passata inosservata ad altri attori della Gdo francese: Leclerc ha garantito che non scenderà sotto i prezzo del 2015, mentre Lidl ha annunciato che 3 centesimi di euro per ogni litro di latte venduto a partire dal 1° marzo saranno devoluti ai suoi produttori di latte.
Un poco più dell'elemosina, ma di questi tempi nel settore non si butta via nulla.
29 febbraio 2016