Sequestro al rallentatore per il Parmesao in Germania

L’operazione repressiva era nell’aria da giorni. Quel Parmesao messo lì, in  bella mostra alla più importante fiera del settore agroalimentare del mondo dava proprio fastidio, e non solo a quelli del Consorzio di Tutela del Parmigiano Reggiano.

Dopo tante battaglie per sensibilizzare Bruxelles a combattere la cosiddetta agropirateria, la situazione dei falsi nel settore è sotto gli occhi di tutti, ma per motivi legislativi difendibile solo in Europa, e siccome quella fiera, l’Anuga (10-14 ottobre scorsi) si tiene a Colonia, l’intervento alla fine è arrivato. Peccato che – forse per non turbare gli organizzatori – il “formaggio dello scandalo” sia stato lasciato in bella mostra per tutto il periodo della manifestazione, per poi essere sequestrato l’ultimo giorno dallo stand dell’espositore argentino. L’intervento ha riguardato anche le  forme di Reggianito, l’omologo “tarocco” che tanto va per la maggiore nel Paese d’origine e in buona parte dell’area sudamericana, anch’esse in bella mostra nel medesimo stand.

A intervenire per compiere l’operazione nei padiglioni della Köln Messe sono stati gli agenti inviati dal Tribunale di Colonia, sollecitati già il giorno precedente l’apertura della manifestazione. La leggendaria solerzia ed efficienza del sistema di vigilanza tedesco hanno deluso le aspettative degli interessati, per i quali i cinque giorni della fiera sono stati, questa volta più di altre, davvero poco sereni.

Adesso bisognerà aspettare un anno però per capire se gli interessi di una manifestazione di quell’importanza siano davvero superiori a quelli di un blasonato comparto economico e produttivo che ha forse il solo “torto” di non essere “made in Germany”.

Alla faccia dell’unità d’intenti dell’Unione Europea.

15 ottobre 2009