La Commissione Agricoltura del Parlamento Europeo ha approvato ieri, a larga maggioranza, alcuni emendamenti riguardanti l’etichettatura e l’origine dei prodotti alimentari. L’iniziativa riguarda alcune modifiche alla proposta di regolamento, e in particolare quelle che dovranno garantire la trasparenza delle informazioni alimentari ai consumatori, tanto sulla tracciabilità quanto sui valori nutrizionali degli alimenti in commercio.
“Per fortuna” quindi “che c’è Bruxelles”, visto che il Ddl sull’obbligo generalizzato di etichettatura d’origine non ha vita facile nel Parlamento Italiano (è attualmente impantanato alla Camera dei Deputati), anche per le pressioni che gli industriali stanno operando sul mondo della politica.
Ed è quindi così che l’origine in etichetta, che ha avuto nel ministro Zaia uno dei principali fautori, potrebbe diventare un principio-guida europeo e ritrovarsi per paradosso ad essere osteggiato nel nostro Paese.
L’iter comunitario adesso prevede l’approvazione (o meno) della Commissione Ambiente. Al parere favorevole di questa, seguirà quello definitivo, nel quale testo confluiranno le proposte di modifica al regolamento Ue approvate ieri. I tempi attuativi del provvedimento fanno prevedere che il regolamento potrebbe entrare in vigore già nella prossima primavera.
2 febbraio 2010