L’Ue al voto per bloccare l’inganno sugli Omega-3

Un modello della struttura del Dha tratto dal sito www.3dchem.comIl Dha  è un acido grasso Omega-3, naturalmente presente nel latte umano e pressoché sconosciuto ai più. In questi giorni è balzato ai disonori delle cronache comunitarie, assieme ad 323 parlamentari europei, che hanno votato “no” ad una risoluzione che intendeva bloccare una pubblicità ingannevole (“il Dha migliora la vista”) , sui presunti benefici del latte artificiale per uso pediatrico.

In sostanza, l’iniziativa tesa a vietare alle industrie di utilizzare argomenti non accertati scientificamente, non ha raggiunto la maggioranza necessaria di 368 voti, facendo registrare 328 “sì” e 26 astenuti.

Al centro del contendere, la natura sintetica del Dha che l’industria aggiunge al latte in polvere per bambini, non paragonabile a quello naturalmente contenuto nel latte materno.

In sostanza, dopo che l’Efsa (Autorità europea per la sicurezza alimentare) aveva dato parere positivo alla richiesta delle industrie, la Commissione europea aveva deliberato per l’inclusione dell’indicazione salutistica. Allo stato attuale quindi i produttori hanno ottenuto il permesso per apporre sui loro prodotti la suddetta indicazione sui prodotti per bambini fra i 6 e i 12 mesi.

La risoluzione di respingimento si basa sull’assenza di prove scientifiche degli effetti del Dha sui lattanti, e tornerà ad essere esaminata e votata entro il prossimo 21 aprile. Se la maggioranza dovesse essere raggiunta si creerebbe un precedente grazie al quale gli additivi aggiunti anche nel latte alimentare “per adulti” potrebbero essere messi in discussione.

15 aprile 2011

Cos’è il Dha
Il Dha o acido docosaesaenoico è un acido grasso essenziale degli Omega-3. A livello chimico, è formato da 22 atomi di carbonio, che si organizzano in una catena lungo la quale si distribuiscono sei doppi legami. Il primo unisce il terzo e il quarto carbonio a partire dalla porzione metilica (terminale), da cui il nome Omega-3. L’acido è presente nel pesce, in particolare nel tonno, nel salmone, nelle aringhe e nelle alici, e in percentuali maggiori nell’olio che si ricava da essi. La qualità generalmente più riconosciuta a questo tipo di grasso è la capacità di ridurre i trigliceridi e quindi di attenuare i rischi di patologie cardiovascolari.

Vedi anche su Wikipedia alla voce “acido docosaesaenoico