Prende corpo finalmente in Francia il progetto per la valorizzazione del latte di montagna, teso a salvaguardare la materia prima rispettosa di una “carta dei produttori” aderenti all’Aplm (Association des Producteurs de Lait de Montagne). Il sostanziale passo in avanti che si è compiuto in questi giorni ha visto il decisivo appoggio all’iniziativa da parte della Sodiaal Union, la prima cooperativa lattiera del Paese, il cui presidente François Iches ha dichiarato ufficialmente l’interesse della sua azienda a sostenere la differenziazione che ne deriverebbe, sia per il latte alimentare che per i prodotti derivati.
La proposta di Sodiaal è già concreta, e si basa sulla creazione di un marchio commerciale (è stato suggerito “Oui aux producteurs de montagne'”, in italiano “Sì ai produttori di montagna”) la cui proprietà dovrebbe, a quanto comunicato dalla direzione marketing della cooperativa, essere nelle mani della stessa. Una sorta di “prendere o lasciare” su cui i produttori saranno chiamati ad esprimersi nelle prossime settimane.
Tra le altre carte messe in gioco dalla cooperativa Sodiaal ci sono le competenze in materia di Ricerca e Sviluppo, Marketing e Commercializzazione, con cui si punterebbe a sviluppare nuovi prodotti, tra cui un primo formaggio “di montagna” marchiato, di buona qualità e larga distribuzione.
Tra gli obiettivi dichiarati, c’è il lancio dell’operazione e delle sue strategie nel corso del prossimo Salon de l’Agriculture di Parigi (25 febbraio – 4 marzo 2012). Le premesse iniziano già a vedersi: duecento allevatori hanno aderito in poche settimane, ma l’obiettivo strategico rimane quello di raggiungere la quota di 3-4mila produttori; solo allora l’operazione combinerà al meglio i necessari livelli produttivi con gli investimenti per promuovere e commercializzare il prodotto.
25 novembre 2011