Nella sua pur breve esperienza lavorativa la ventottenne cortinese Sara Zardini è stata fabbro, macellaia, conduttrice di gatto delle nevi, ed è nata e cresciuta nel mondo del buon formaggio. Figlia di un malghese e da sempre avvezza ai lavori di malga, la giovane si è recentemente aggiudicata un bando europeo per avviare un'allevamento (cinquanta le vacche previste, di razza Pezzata Rossa) con annesso caseificio all'interno delle Regole d'Ampezzo.
Le Regole sono un istituto di proprietà collettiva in cui i boschi e i pascoli (16mila ettari) sono da secoli proprietà della comunità originaria (dal 1990 le Regole gestiscono anche il Parco Naturale delle Dolomiti d'Ampezzo). Tra le loro attività si distinguono una serie di azioni mirate al recupero delle pratiche pascolive e lattiero-casearie, introdotte a seguito di un sensibile calo dell'attività registrato negli ultimi decenni.
Attualmente i pascoli regolieri ospitano nella stagione estiva quattrocento bovini circa (in gran parte parte vitelli e manze) e più di settecento pecore, oltre a qualche decina di capi fra cavalli e capre, ma la gran parte di questi animali provengono dalle vallate limitrofe.
La Zardini si è aggiudicata la gara per l'assegnazione dei fondi spuntandola su altri due contendenti: la Deputazione delle Regole ha infatti comunicato di aver "scelto di affidare la nuova struttura alla signora Sara Zardini, che definirà prossimamente con l'ente i dettagli dell’impegno a gestire e mantenere la nuova azienda agricola".
La conduttrice potrà richiedere specifici finanziamenti europei sul Piano di Sviluppo Rurale per la nuova struttura e il mini caseificio ad essa collegato. Parte del costo sarà sostenuto dalle Regole e parte, naturalmente, dal nuovo gestore nelle misure ancora da concordare. Accordi specifici con le Regole e il Comune potranno portare, in seguito, anche ad un’integrazione dell’azienda con l’esercizio di attività agrituristica. In attesa di ritirare il permesso di edificazione presso gli uffici comunali, l'interessata e le regole d'Ampezzo si sono già attivati per la valutazione dei singoli costi e per contenere il più possibile le spese di costruzione (tra le attività esercitate all'interno delle Regole d'Ampezzo, è predominante il taglio di legname da costruzione).
A Sara e ai suoi collaboratori (saranno tre, tra stalla e caseificio) va il più sincero augurio di tanti successi della redazione di Qualeformaggio.it. Per gli abitanti del luogo e per i tanti turisti che ogni anno passano a Cortina, l'auspicio che possano apprezzare le non poche differenze tra un formaggio prodotto con latte di animali ben allevati, in loco, rispetto alla sempre più dilagante banalità che ci propone la grande distribuzione.
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20 ottobre 2012