Natura e cultura da rispettare

D’estate in alpeggio, d’inverno in stalle a stabulazione fissa (foto sotto). Si parlerà anche di questo all’Università della Montagna di Edolo

21 giugno 2008 – Trascorrere qualche giorno o qualche ora in alpeggio implica la necessità di modificare i nostri comportamenti “da città”, nel rispetto della cultura e della natura che lì troveremo. Ecco, per chi decida di partire, qualche utile spunto di riflessione:

• Quando mi incammino per l’alpeggio lascio la mia autovettura nei parcheggi autorizzati e comunque non in mezzo ai prati, ai pascoli e ai boschi

• Durante l’escursione cammino solo sulle strade, mulattiere e sentieri marcati

• Rispetto sentieri, ponticelli, tabernacoli, cartelli, croci, staccionate, muretti, fontane, che spesso costituiscono testimonianze di cultura e di storia che aiutano a capire l’identità di un territorio e della sua gente

• Ammiro la flora e la fauna nel loro ambiente e colgo solo ricordi fotografici;

• Quando giungo sull’alpeggio non dimentico che mi trovo a casa d’altri e mi comporto sempre con rispetto, attenzione e cortesia

• Evito di fare rumori inutili e di avvicinare gli animali al pascolo senza la presenza dell’alpeggiatore perché essi amano la tranquillità e la pace

• Se ho il cane al seguito, lo tengo al guinzaglio, particolarmente quando mi avvicino alla zona di pascolo frequentata dal bestiame perché so che il cane in libertà può disturbarlo, spaventarlo e persino farlo disperdere

• Rispettato le strutture dell’alpeggio e presto attenzione ai cancelli ed ai recinti elettrici richiudendoli dopo il mio passaggio, in modo da non aggravare inutilmente il lavoro dell’alpeggiatore

• Quando transito presso un alpeggio, specie se non facilmente raggiungibile, passo sempre vicino alle baite e alle casere in modo da scambiare un saluto