Martedì 16 scorso a Milano, nel “Milk Village” della “Giornata mondiale dell’alimentazione” indetta dalla Fao, “alla presenza di oltre centocinquanta bambini delle scuole elementari” (lo riferiscono le agenzie di stampa, e noi speriamo per gli organizzatori che siano stati di più), il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, ha arringato i presenti sulla produzione di latte della sua regione («La Lombardia ha il primato nella produzione del latte: oltre il 40% di quello italiano è lombardo»), sulle sue qualità, sui suoi valori.
Fontana ha speso parole di miele a favore delle produzioni industriali (quelle degli insilati e dell’unifeed, alimenti innaturali per degli erbivori, ndr) e ha poi calcato la mano contro le cosiddette “fake news”, termine ricorrente nella retorica con cui Assolatte liquida i segmenti di mercato che si stanno disaffezionando dalla bianca bevanda, sia per motivi di salute (intolleranze vere o presunte, spesso dovute proprio alla qualità del “latte dei mangimi”) che ideologici (invisi anche a noi, avendo alla base le deliranti e noiosissime tesi di animalisti e vegani).
Ad ogni modo, il “mantra” del numero uno del Pirellone è stato quello del «promuovere le qualità di questo alimento e difenderlo a livello istituzionale», che «significa anche difendere un comparto che dà lavoro a migliaia di persone. Portare una fattoria nella piazza di Palazzo Lombardia» (come è stato fatto per l’occasione), ha detto Fontana, «significa dimostrare vicinanza sia simbolica che reale ai nostri allevatori».
«Il latte è un alimento dal grande potenziale nutritivo» (saremmo d’accordo, se fosse da vacche alimentate ad erba e fieno), ha aggiunto il governatore lombardo, «ed è elemento fondamentale della nostra dieta. Educare i bambini in questo senso è essenziale per promuovere una sana alimentazione».
L’iniziativa del Milk Village è stata organizzata dalla Regione Lombardia con la partecipazione di Assolatte, Confcooperative Lombardia, Consorzio Grana Padano, Parmalat, Granarolo, Auricchio, Ecomuseo Val Taleggio, Cascina Pezzoli, Latte 100% Lodigiano, Cooperativa Mondo Verde, Museo del latte e della storia della muggiasca.
«Da oggi», ha poi sottolineato l’assessore regionale all’agricoltura Fabio Rolfi, «la Regione Lombardia scende in campo con una grande campagna di comunicazione per combattere le bufale, le “fake news” messe in circolazione da alcune multinazionali (quali sarebbero, quelle delle bevande vegetali che dovrebbro sostituirlo?, ndr) sulla presunta insalubrità del latte».
«Vogliamo ribadire con forza», ha insistito Rolfi, «che il latte fa bene e che deve continuare a essere l’elemento principe dell’alimentazione dei bambini. Abbiamo invitato scienziati e nutrizionisti di fama internazionale perché le istituzioni devono essere parte attiva nella difesa di un comparto strategico del settore primario».
A sentirla così, senza spiegare le differenze tra un latte naturale (fieno, erba) e uno innaturale (mangimi – per di più insilati – propinati a ruminanti che dovrebbero mangiare erba) verrebbe da dire che le “fake news” circolano da una parte e dall’altra.
22 ottobre 2018