Il “Latte nelle scuole” del Trentino Alto Adige e delle quattro province orientali della Lombardia (Bergamo, Brescia, Cremona, Mantova), si chiama Mila. Lo ha reso noto nei giorni scorsi la Società Cooperativa Mila Latterie Alto Adige, risultata vincitrice del bando di gara per la fornitura di latte e derivati indetto dal Mipaaft. Prodotti che dai primi di questo mese sono entrati nelle mense delle scuole primarie, raggiungendo direttamente 35mila bambini (27mila lombardi, 7.500 altoatesini, 500 trentini) e indirettamente le loro famiglie, le maestre e i maestri.
Oltre al consumo dei prodotti, il progetto “Latte nelle scuole” prevede importanti momenti educativi, come le lezioni sui buoni principi di stagionalità e territorialità, i laboratori sensoriali, le degustazioni e gli eventi informativi. L’obiettivo principale dell’iniziativa è quello di sensibilizzare i bambini, ma anche i genitori e gli insegnanti, rispetto alle caratteristiche nutrizionali del latte e dei latticini, al fine di orientarli a scegliere e consumare con la necessaria consapevolezza il latte e i suoi derivati, per i molti valori — nutrizionali e salutistici — che essi hanno in sé, in particolare nel caso del latte fieno e dei suoi derivati
Tra tutti i prodotti proposti, spicca proprio la presenza del latte fieno bio (sinora poco valorizzato nel nostro Paese al di fuori dell’ambito commerciale e delle iniziative di singole aziende), lo yogurt intero bianco, quello senza lattosio alla fragola e lo yogurt-drink, anch’esso alla fragola. Il programma “Latte nelle Scuole”, promosso e organizzato dal Ministero agricolo con il contributo dell’Unione Europea, ha una straordinaria valenza — è evidente — per la formazione dei consumatori di domani.
Mila, una realtà in crescita, con mire di espansione – L’annuncio di questa importante opportunità promozionale è stato dato in concomitanza con l’annuale assemblea generale dei soci, in cui sono stati resi noti i dati cruciali dell’esercizio 2018, rivelatosi particolarmente felice e foriero di incoraggianti prospettive: in crescita è risultato il latte ritirato presso le aziende conferitrici, per un totale di 198,5 milioni di chilogrammi (con un apprezzabile +1,18% rispetto all’anno precedente). Segno “più” anche per il latte lavorato, pari all’88% del latte crudo ritirato (il latte restante viene fornito a latterie minori collegate, come la lombarda Stella Bianca).
In merito all’andamento dei singoli segmenti produttivi, la crescita più significativa è stata registrata dal formaggio fresco (+17%), seguito dallo yogurt (61,7 milioni di chilogrammi, +4,6%) e dal formaggio da taglio (4,3 milioni di chilogrammi, +2%). Stabili il burro e il mascarpone.
Discorso a parte, per la produzione e la vendita della matria prima: dopo anni di calo dei consumi, le vendite di latte fresco si sono attestate sui 13,5 milioni di chilogrammi (+1%), con prospettive molto rosee per il latte fieno. A proposito di latte, ha dichiarato l’ad di Mila Robert Zampieri, «Si tratta di un prodotto per cui l’Alto Adige è, come zona di montagna, predestinata, e con il quale si può ottenere un maggior valore aggiunto». In particolare, ha aggiunto Zampieri, «per il latte di fieno, per cui i nostri agricoltori ricevono un corrispondente supplemento finanziario».
L’attuale prezzo medio corrisposto dalla Mila ai propri soci — pari a 0,544€/kg — potrebbe essere leggermente aumentato già dai prossimi mesi. «Non vogliamo solo raggiungere un buon prezzo del latte», ha assicurato l’amministratore delegato di Mila, «ma soprattutto compiere un’operazione moderna, sana e orientata al futuro dei nostri soci e delle loro future generazioni».
13 maggio 2019
Per altri dettagli, consulta l’articolo “Milch / Gut gerüstet für die Zukunft“ (“Latte / Ben preparato per il futuro”) pubblicato (purtroppo nel solo idioma tedesco) dal notiziario online della banca rurale Raiffeisen Landesbank