Un nuovo packaging, altamente sostenibile, caratterizzerà il latte Mukki “Selezione Mugello”, che d’ora in avanti avrà un nuovo ed efficace argomento per far breccia nei cuori dei consumatori con una sensibilità “green”, entrando così nelle loro abitudini alimentari. “La produzione” di questo latte, assicura l’azienda “abbatterà l’emissione di anidride carbonica in atmosfera del 67%, con appena 19grammi di CO2-eq per litro” prodotto.
La nuova confezione – prodotta da Tetrapak – utilizza risorse rinnovabili, è realizzata con due materiali accoppiati entrambi riciclabili: una carta certificata “da foreste a gestione responsabile e sostenibile” e un film di polimeri di origine vegetale (la cosiddetta “eco-plastica”), derivato al 100% da canna da zucchero proveniente da coltivazioni brasiliane, anch’esse certificate ed eco-sostenibili. Con la stessa “eco-plastica” è realizzato il tappo a vite.
Ma non è tutto: l’impegno di Mukki per ridurre l’inquinamento riguarda anche il nuovo imballo in cartone da dieci confezioni, che “riduce del 23%”, spiega il produttore in un comunicato stampa, “l’utilizzo annuo della plastica in azienda”.
I polimeri a base vegetale ottenuti da canna da zucchero
Lontane dalla Foresta Amazzonica ed estese solo sull’1% della superficie agricola del Brasile, “le piantagioni di canna da zucchero”, spiegano alla Mukki Latte, “hanno un’irrigazione naturale, catturano CO2, producono essenzialmente zucchero alimentare ed etanolo. Gli scarti di produzione sono due: una polpa vegetale usata come biocarburante, in grado di alimentare intere città, e un liquido ricco di nutrienti, irrorato sulle coltivazioni della stagione successiva come fertilizzante naturale”.
“La plastica di origine vegetale”, prosegue la nota stampa, “ha le stesse qualità di quella tradizionale: è durevole, protettiva e riciclabile. Per produrla però i risparmi sono notevoli: 200mila tonnellate di polimeri ottenuti da canna da zucchero comportano la riduzione annuale di 800mila tonnellate di CO2 nell’atmosfera, l’equivalente delle emissioni annuali di 800mila automobili”.
Selezione Mugello: serve un passo in avanti
Colpisce però come – ad oltre cinque anni dalla presentazione del suo “Latte Sostenibile” – il sito web dedicato al prodotto parli ancora delle buone intenzioni con cui venne presentato (ci sono ancora le “carte degli impegni, i protocolli produttivi e le dichiarazioni ambientali ed è di fatto uguale a sé stesso dal 2015, ndr), oltre le quali nessuna ulteriore informazione è mai stata veicolata in merito alla tipologia di latte denominato “amico dell’ambiente” (di certo non è un latte fieno; cos’è?), né le analisi degli acidi grassi (l’unico documento che permetterebbe di valutarne la qualità, ndr) sono mai state pubblicate.
Bene quindi per la confezione, bene che sia il latte di punta dell’azienda, ma con i vari latti fieno e latti d’erba ormai disponibili (Mila, Berchtesgadener Land; Salvaderi, etc.) in buona parte d’Italia, sarebbe ora che la Mukki pensasse a fare – almeno per questo prodotto – quel passo avanti che ormai sembrerebbe necessario. E che proprio il Mugello in Toscana sarebbe forse in grado di esprimere.
7 settembre 2020