Vendite ok per il Provolone del Monaco, che strizza l’occhio ai consumatori “normali”

Sin dalla stesura del suo disciplinare il Provolone del Monaco Dop è realizzato con un obbligo minimo – appena il 20% – di latte di vacca Agerolese. Si poteva sperare che, in oltre dieci anni, il prodotto potesse essere oggi maggiormente legato al latte della razza tipica locale, a cui deve la sua origine – foto dal sito web della Regione Campania©

«Per accontentare un pubblico in continua ascesa, anche i nostri casari hanno intensificato gli sforzi, rimboccandosi le maniche e contribuendo a far crescere la produzione del 10% (rispetto all’anno precedente, ndr), nel pieno rispetto del disciplinare di produzione». Ad affermarlo, alla vigilia dell’Epifania, è stato Giosuè De Simone, presidente del Consorzio di Tutela del Provolone del Monaco, che ha tracciato un lusinghiero bilancio delle attività e dell’andamento dell’anno che, finalmente, ci siamo messi alle spalle: «Abbiamo chiuso il 2020» ha proseguito De Simone, «sfiorando i 150.000 chilogrammi di prodotto. Davvero un bel risultato».

Le festività di fine anno, e un inizio del 2021 che al consorzio descrivono come una “partenza a razzo”, starebbero confermando la tendenza degli italiani a portare in tavola prodotti di qualità (quando le finanze lo permettono, ndr) anche per compensare, con dei consumi domestici un poco più “pregiati”, quanto le occasioni per mangiare fuori casa siano venute a mancare, con l’introduzione del lockdown.

È così che il formaggio che “racconta” – con la sua storia e un po’ del suo sapore – la Penisola Sorrentina e dei Monti Lattari continua ad essere fra i prodotti gettonati, e non solo da un pubblico gourmet, che può permettersi di pagarlo quanto un Caciocavallo Podolico o giù di lì.

«Il Provolone del Monaco», è ancora De Simone a parlare, «è sempre meno un prodotto “di nicchia” e sempre più sul taccuino della spesa di consumatori “normali”, che non si cimentano nella realizzazioni di ricette stellate ma che, al tempo stesso, hanno deciso di concedersi la qualità».

“Il trofeo per il miglior prodotto sarà assegnato virtualmente”
Se da un canto la pandemia da Covid-19 ha quindi indotto alcuni vantaggi – dal punto di vista del fatturato e della diffusione del prodotto tra cerchie sempre più ampie di mercato – da un altro porterà una limitazione nella vita sociale dei produttori, che quest’anno non potranno incontrarsi, a causa delle vigenti restrizioni, per l’assegnazione – prevista nel mese in corso, in collaborazione con la locale delegazione dell’Onaf – del Trofeo Fernando De Gennaro.

«Abbiamo però studiato una formula», spiega il Prof. Vincenzo Peretti, direttore del consorzio e professore di zootecnica generale e miglioramento genetico all’Università di Napoli Federico II, «che consentirà di valutare il prodotto ed assegnare i riconoscimenti a distanza». Ma non solo: «Con il nuovo anno», prosegue il direttore del consorzio, «raddoppia anche la nostra presenza televisiva. In rampa di lancio ci sono l’appuntamento mattutino a Canale 8, dove per il terzo anno consecutivo si parlerà di Provolone del Monaco il mercoledì nel corso di “Mattinotto”, intorno alle 13:00». Un’iniziativa, conclude il Prof. Peretti, «che va ad affiancarsi alla nostra partecipazione a “Sapori in Tv”, la trasmissione che prosegue per tutto il mese di gennaio sull’emittente Piuenne alle ore 12:15 e alle ore 20 dei giorni dispari, oltre al doppio appuntamento del sabato, sempre alle 12:15. Sforzi utili per avvicinare sempre più il nostro mondo a quello dei consumatori».

11 gennaio 2021