Oltre la pandemia: sarà la transumanza a trainare il turismo della Sardegna interiore?

La memoria della transumanza sarda non sarà dispersa: la pratica della movimentazione di greggi e pastori che dalle montagne scendono in pianura per poi risalirvi (accade ancora, ad esempio tra Villagrande e Arzana), passando per valli e borghi, sarà documentata dall’Associazione Ogliastra Eventi, attraverso il progetto “I cammini della transumanza”.

Tra gli obiettivi dell’iniziativa, c’è la divulgazione della conoscenza di questa antica attività pastorale, attraverso le testimonianze di chi l’ha praticata e di chi tutt’ora la pratica, ma anche la valorizzazione fisica delle vie percorse dai pastori, attraverso attività turistiche ed escursionistiche tese a sviluppare l’economia delle aree interne. Aree non ancora troppo frequentate, nonostante le molte risorse artistiche, culturali ed archeologiche, a volte rilevantissime.

Il progetto ruoterà attorno alla produzione di documenti multimediali, tra cui le interviste avranno la funzione prioritaria di testimonianza del mondo rurale, della cultura pastorale e della dimensione naturalistica che caratterizza questi luoghi. Interviste che sono state individuate come uno tra i principali elementi di attrazione, atti a catturare l’interesse di turisti provenienti da ogni angolo del mondo.

Le voci dei pastori otterranno la massima rilevanza con l’allestimento di uno spettacolo teatrale destinato a coinvolgere attraverso la suggestione scenica e attoriale, “in un percorso”, spiegano gli organizzatori, “che appartiene alla Sardegna ma fa parte di un patrimonio culturale comune ad altre regioni del mondo”.

“La candidatura della transumanza a patrimonio culturale immateriale dell’Unesco”, proseguono i responsabili dell’Associazione Ogliastra Eventi, “ha riproposto un tema che è il cuore stesso del nostro progetto: quello di ricollocare il mondo delle campagne della Sardegna al centro del dibattito sia culturale che politico”.

“L’isola, del resto”, proseguono gli organizzatori, “è anche la prima regione del Mediterraneo in cui si pratica l’allevamento degli animali al pascolo. La transumanza è storia, tradizione, cultura, ambiente e questo progetto ha l’obiettivo di far conoscere questa pratica attraverso i sentieri del pastoralismo, valorizzando – in chiave turistica – i percorsi dedicati a viaggiatori che amano la storia, la tradizione, la natura e un ambiente incontaminato”.

La dimensione digitale, in attesa del post-pandemia
Dare dei tempi esecutivi al progetto nella sua interezza è, in tempi di pandemia, cosa assolutamente impossibile, ed è anche per questo che “I cammini della transumanza” avrà un’impostazione innovativa e digitale, che vedrà la creazione e messa in opera di una serie di applicazioni per dispositivi mobili (smartphone e tablet) ma anche alcuni strumenti per la geolocalizzazione che – in futuro – consentiranno a chiunque di poter percorrere, in loco, i luoghi, la storia e la cultura pastorali, e con essi le campagne dell’isola.

1° febbraio 2021