Consorzio agrario di Parma e Araer sono al fianco degli allevatori di montagna

Appennino emiliano – foto Consorzio di Tutela del Parmigiano Reggiano@

“Il latte destinato alla produzione di Parmigiano Reggiano rappresenta una fetta di assoluto rilievo per il comparto agroalimentare e per tutta l’economia della nostra montagna”. Esordisce così il comunicato che il Consorzio Agrario di Parma ha diffuso martedì scorso 9 marzo per ufficializzare l’introduzione di misure a supporto degli allevatori dell’Appennino che conferiscono la materia prima per un prodotto – il Parmigiano Reggiano di Montagna – che, “se supportato, ha di fronte a sé ancora margini di crescita e di valorizzazione”.

In partnership con Araer (Associazione Regionale Allevatori Emilia Romagna), il Consorzio Agrario di Parma “aumenterà il proprio supporto concreto nelle stalle da latte sostenendo le imprese zootecniche che operano in questi territori, talvolta di prossimità”. Un supporto che verrà erogato attraverso le otto agenzie Ara presenti in quelle montagne, perché, prosegue il consorzio “gli allevatori e le stalle di montagna rappresentano un “valore aggiunto” importante per l’ottima qualità delle produzioni casearie di queste aree”.

“In quest’ottica”, prosegue il comunicato, “il Consorzio Agrario di Parma e l’Araer hanno ideato e stipulato un accordo di convenzione volto a migliorare e supportare la gestione della stalla attraverso il rilevamento dei dati capillari e approfonditi dei controlli funzionali delle bovine per le aziende che ne siano ancora sprovviste”.

Le imprese che decideranno di aderire all’iniziativa usufruiranno dei nove controlli funzionali previsti durante l’anno e potranno accedere – a condizioni agevolate –all’elaborazione mirata dei dati, attraverso il monitoraggio del sistema Si@lleva. “Lo scopo dell’iniziativa”, spiegano al Consorzio Agrario di Parma, “è quello di migliorare la produzione, la qualità e la redditività delle stalle di montagna, con una particolare attenzione al benessere animale, indispensabile per una produzione di accertata qualità”.

Si@lleva – la scheda
Si@lleva è un software gestionale nato per agevolare la raccolta e la gestione dei dati quotidiani rilevati nell’esecuzione delle varie attività dell’allevamento. Una volta acquisiti da Si@lleva – per via telematica – i dati possono essere verificati e validati in tempo reale dalla banca dati nazionale dell’Aia (Associazione Italiana Allevatori).

Il software, pensato per lavorare con le principali specie animali, è stato progettato al fine di affiancare l’allevatore e le diverse figure professionali di cui esso si avvale (veterinario, alimentarista, controllore Aia, etc.), presentando per ognuno diverse funzionalità e operatività. Per funzionare il software necessita di una connessione internet che assicuri il collegamento attivo con la banca dati nazionale dell’Aia.

Dal lato utente il software si presenta con schermate di inserimento semplici e intuitive, per la raccolta dei diversi eventi che interessano quotidianamente gli animali, sotto il profilo produttivo e riproduttivo. Le procedure di acquisizione dei dati sono provviste di un sistema di salvataggio, che consente raccolta salvataggio, per sopperire ad eventuali disconnessioni dalla rete che nelle campagne sono sempre possibili.

Una volta effettuato il login con le proprie chiavi di accesso, il software presenta la situazione attuale della stalla precedentemente registrata nella banca dati. Da questa schermata riepilogativa, l’utente può sia accedere ai dati relativi ad ogni singolo capo, sia navigare in una dimensione “globale” per avere un colpo d’occhio più complessivo sullo stato dell’allevamento e su eventuali aspetti da monitorare, al fine di migliorare le condizioni del momento.

Di ogni singolo animale, l’utente può vedere lo storico relativo ai dati inseriti nel tempo aggiornare i dati legati agli eventi a cui esso è stato soggetto. Può, inoltre, accedere a una serie di report legati al singolo capo, per ottenere una descrizione dei vari aspetti ad esso riferiti, legati sia alle caratteristiche produttive che a quelle veterinarie dell’animale.

15 marzo 2021

Altre informazioni sul servizio Si@lleva sono reperibili sul sito web ad esso dedicato, cliccando qui