
«Con la certificazione sanitaria che l’Unione Europea ha riconosciuto alla Puglia (fatta eccezione per la provincia di Foggia, ndr), quale regione indenne da brucellosi, avremo più sicurezza alimentare e daremo più valore ai nostri allevamenti».
È con queste parole che martedì scorso, 16 marzo, l’assessore pugliese alla Salute, Pierluigi Lopalco, ha commentato l’atto con cui la Commissione europea ha certificato lo status di “ufficialmente indenne da brucellosi” per alcune province pugliesi (manca all’appello la sola Foggia, ndr): Bari, Barletta-Andria-Trani e Taranto per la brucellosi ovicaprina, Bari, Barletta-Andria-Trani e Lecce per la malattia bovina e bufalina, che si aggiungono a Brindisi, già indenne dal 2016.

La brucellosi è una malattia di origine batterica, molto diffusa a livello mondiale, che colpisce gli animali ma, tramite gli alimenti – e soprattutto i derivati dal latte – può trasmettersi gli esseri umani, causando aborti, sterilità e sintomi influenzali più o meno acuti.
«Questa certificazione sanitaria», ha aggiunto Lopalco, «arriva dopo il susseguirsi di ordinanze del Ministero della Salute e del Presidente della Giunta Regionale, Michele Emiliano, che hanno via via disposto controlli periodici della popolazione animale e l’eventuale eliminazione dei soggetti positivi, riducendo in modo drastico sia le infezioni negli allevamenti sia i numeri registrati tra i casi umani».
«L’obiettivo finale», ha concluso l’assessore «è il riconoscimento di Regione ufficialmente indenne, status che garantisce la sicurezza alimentare, valorizza il patrimonio zootecnico del territorio e le sue filiere produttive, agevola gli scambi di animali vivi, carne e prodotti a base di latte, a livello europeo ed extraeuropeo».
La zootecnia in Puglia
Nell’economia regionale pugliese. la zootecnia rappresenta un importante settore, con un patrimonio zootecnico bovino e bufalino che tutto il 2020 conta 4.070 allevamenti bovini e 71 allevamenti bufalini, con – rispettivamente – 178.365 e 11.942 capi.
La popolazione bovina è concentrata maggiormente nelle province di Bari e Taranto, rispetto alle province di Foggia, Lecce e Brindisi. Per quanto concerne il patrimonio ovi-caprino, gli allevamenti sono 4.173, con 215.414 ovini e 59.848 caprini, concentrati prevalentemente nelle province di Foggia e Bari.
22 marzo 2021