Anche nel nostro settore, le grandi aziende, attrezzate di tutto punto con competenze che le piccole mai potranno avere, operano sia sul piano del marketing – anticipando o accompagnando i cambiamenti del mondo dei consumi – sia sul fronte della conquista di nuovi mercati che mai avrebbero occupato se essi non avessero raggiunto dimensioni rilevanti. E interessanti.
Quanto accaduto nel comparto del biologico – che via via negli anni si è affollato di nomi industriali assai ingombranti – si sta verificando nel segmento dei latti naturali, con il latte fieno e i suoi derivati: al crescere della domanda si assiste all’esordio delle grandi firme, pronte a proporre prodotti solo apparentemente simili a quelli dei piccoli allevatori. Ma con potenzialità e strumenti che un produttore di dimensioni e potenzialità limitate mai potrà avere: sul piano della promozione, della pubblicità, della distribuzione. E spesso del prezzo.
Fatta questa dovuta premessa, eccoci alla notizia: martedì scorso 27 aprile la Granarolo ha iniziato la distribuzione del proprio Latte fieno Stg e dei relativi yogurt. La gamma dei prodotti comprende:
- Latte Fieno intero pastorizzato a temperatura elevata
- Yogurt da Latte Fieno Stg, nei gusti bianco, limone, caffè, vaniglia, fragola e mirtillo
Detti prodotti sono proposti, spiega l’azienda, in packaging che si distinguono per la loro ecosostenibilità: il latte “in un’esclusiva confezione da fonti vegetali e rinnovabili, certificata a zero emissioni da Carbon TrustTM”, gli yogurt “in vasetto di carta 100% riciclabile”.
Attenti all’alta pastorizzazione: un trattamento termico ben diverso dalla pastorizzazione
Il nuovo latte si aggiunge a quelli lanciati negli ultimi anni da Granarolo – Latte betacaseina A2, Latte Gusto di una volta, Latte biologico – tutti accomunati da un trattamento termico che rispetto alla pastorizzazione è purtroppo più elevato e stressante per un prodotto delicato come il latte, vale a dire la pastorizzazione ad alta temperatura, detta anche altopastorizzazione, talvolta indicata con l’acronimo inglese ESL (“Extended Shelf Life”, ovvero “Data di scadenza estesa”). Un trattamento che se da un lato offre un prodotto con scadenza a 21-30 giorni, dall’altro – lo dimostrano diversi studi scientifici – incide negativamente su alcuni valori nutrizionali del prodotto.
Questo trattamento termico è in genere adottato dalle grandi aziende per due ragioni/motivazioni:
- sin quando i volumi produttivi ancora bassi (dovuti ad un’altrettanto bassa richiesta di mercato) porterebbero ad una significativa percentuale di resi
- perché i consumatori sono mediamente ignari della differenza tra pastorizzazione e pastorizzazione ad alta temperatura
Un aspetto questo su cui il consumatore dovrà invece essere adeguatamente educato all’acquisto (per maggiori informazioni vedi link in calce all’articolo).
Un’azione di marketing al passo coi tempi
Con il lancio della linea Latte Fieno Stg, l’azienda bolognese rammenta nelle azioni stampa e sul proprio sito web la propria azione di marketing più rilevante e al passo coi tempi, riconducibile al marchio #BontàResponsabile: un logo a forma di quadrifoglio, costruito attorno alla “G” del logo Granarolo, in cui ogni foglia identifica uno dei quattro concetti a cui la sostenibilità del gruppo viene ora richiamata nelle attività di promozione:
- Qualità garantita di filiera italiana del latte
- Benessere animale certificato
- Progetti di sostegno per comunità vicine e lontane
- Riduzione di plastica, anidride carbonica e sprechi alimentari
Marketing is marketing, e questo di Granarolo ne ha tutto il sapore.
3 maggio 2021
Maggiori informazioni sul trattamento ESL del latte, sul sito web del Centro Tutela Consumatori Utenti della Provincia di Bolzano