
Caseus Veneti, la kermesse casearia tenutasi nell’ultimo fine settimana di settembre presso la Villa Contarini di Palazzolo sul Brenta, ha offerto all’Assessore all’Agricoltura, Federico Caner, l’occasione di annunciare la nascita di una nuova offerta didattica rivolta proprio al settore lattiero-caseario.
«Siamo al lavoro», ha esordito Caner, «per dare vita a un nuovo corso di formazione superiore per tecnici casari». «A seguito del buco generazionale creatosi negli ultimi anni», ha spiegato l’assessore, «sono sempre di più le imprese interessate al reperimento di esperti e artigiani specializzati. Ne scaturisce la necessità di formare degli operatori, a partire proprio dagli istituti superiori».
Con 1,2 milioni di tonnellate di latte (80% dei quali destinati a formaggi, 65% a Dop) e un valore della produzione che supera i 415 milioni di euro (8% del settore agricolo regionale), il comparto lattiero-caseario svolge un ruolo rilevante nell’andamento economico regionale. A livello nazionale il Veneto è il terzo produttore di latte – dopo Lombardia ed Emilia Romagna – con il 10% della quota nazionale.
«Di qui», prosegue Caner, «nasce la necessità d’investire nella formazione scolastica, affinché questi operatori dispongano di solide competenze teoriche, oltre che tecniche, per gestire al meglio le nuove tecnologie che anche in quest’ambito hanno fatto passi da gigante, e possono fare la differenza».
Una scuola professionale per casari, in Veneto, rilancerebbe la tradizione formativa che la regione ebbe nella prima metà del secolo scorso, con la Latteria Didattica Pietro Marconi di Thiene che, a partire dal 1926, formò più di mille studenti provenienti da tutte le regioni d’Italia.
4 ottobre 2021