Volterra, c’è il lupo: multe per chi tiene cani e gatti in giardino di notte

Canis lupus italicus
Canis lupus italicus – foto Gilles Pretet© – Creative Commons License

Il lupo non è più a rischio d’estinzione ma viene ancora protetto come se lo fosse. I sedicenti esperti negano l’evidenza che si stia moltiplicando a vista d’occhio, e in sostanza la cosa sembra non interessare né alla gente comune né tantomeno alla politica.

Se il lupo viene investito da automezzi su strade mai frequentate prima, scattano i soccorsi, le cure e il pietismo della gente. Quando insedia i centri abitati, poco interessa ai più. Se invece prende a sbranare cani e gatti nei giardini privati e nelle strade (di pecore, capre, vitelli e asini poco sembra importare), allora sì, qualcosa finalmente si muove.

È così accaduto a Volterra, in provincia di Pisa, che il sindaco Giacomo Santi abbia emanato un’ordinanza, domenica 12 scorso, scatenando dapprima lo stupore e poi le polemiche – non del tutto velate – a cui sono seguite, mercoledì 15, le attese precisazioni del primo cittadino.

Ma andiamo con ordine e valutiamo dapprima l’oggetto della comunicazione comunale, che in sostanza risiede nella necessità di salvaguardare gli animali d’affezione – ma vedremo tra poco a quali condizioni – dal rischio di sempre più probabili predazioni. La premessa del comunicato contiene di per sé più di un’affermazione a rischio di polemica, se si considera che nel territorio volterrano sono attivi vari allevamenti che hanno subito – quelli sì – già diverse e gravi predazioni, mai rimborsate adeguatamente. E si badi bene: stiamo parlando di aziende a cui ogni giorno è demandata la cura d’un paesaggio che – assieme a storia, arte e gastronomia – concorre fortemente all’attrazione turistica del territorio.

Una decisione a misura di lupo (e di lupofili)

Ma cerchiamo di capire dove sia nato lo scontento che ha portato al clamore della cittadinanza. “Considerato che il lupo”, ecco le premesse dell’ordinanza oggetto delle critiche, “è un animale selvatico per natura schivo e diffidente nei confronti degli esseri umani, che vengono visti come una minaccia da cui allontanarsi, e che non si registrano aggressioni certe all’uomo; Valutato che il lupo può avvicinarsi ai nuclei abitati vicino al bosco, alle aree agricole e alle case sparse sul territorio comunale; Dato atto che il lupo è una specie protetta dalla normativa nazionale e dell’Unione Europea, e come tale non può essere cacciato o ucciso”.

Alle polemiche con cui la comunicazione comunale è stata accolta, il sindaco Santi ha replicato sminuendo – a giudizio di molti sin troppo – e asserendo che non ci dev’essere “nessun allarmismo sulla presenza del lupo”, come se imporre il “coprifuoco” a cani e gatti abituati ad uscire di giorno e di notte, per di più paventando sanzioni economiche – che l’ordinanza prevede per chi non rispetterà tali diktat – non avrebbe dovuto comportare reazioni di sorta.

Cosa prevede l’ordinanza

Cerchiamo ora di capire quali siano le indicazioni che l’ordinanza richide di rispettare:

1. Non lasciare cibo per animali di affezione fuori dalla abitazione, in giardini e resedi a disposizione degli animali, in quanto può costituire una fonte di attrazione per la fauna selvatica onde evitare di incentivare l’avvicinamento anche del lupo in prossimità di aree abitate;

2. Di lasciare rifiuti organici solo per la raccolta differenziata e negli appositi contenitori, ove possibile al mattino; 

3. Che non si lascino liberi di vagare animali da affezione lontani dalla sorveglianza dei proprietari nelle ore diurne, soprattutto in campi incolti o aree disabitate, è comunque sempre consigliato l’uso del guinzaglio;

4. Di tenere in casa o comunque al chiuso in luogo protetto da intrusioni dall’esterno gli animali da affezioni durante la notte;

5. Non dare mai cibo agli animali selvatici. 

Le sanzioni

Il Sindaco invita la cittadinanza a prestare la massima attenzione ed a rispettare le disposizioni dell’ordinanza, comunicando che i trasgressori, impregiudicata la rilevanza penale per fatti costituenti reato, saranno sanzionati con una multa compresa tra i 25,00 i 500,00 euro.

Il futuro, cosa potrà riservarci?

In attesa di sapere cosa prevederà una non improbabile ulteriore ordinanza, rivolta a cacciatori, fungaioli e tartufai volterrani (da 23 anni la cittadina dell’Alta Val di Cecina ospita VolterraGusto, mostra-mercato annuale del prezioso tubero), siamo davvero curiosi di apprendere che i proprietari di cani da guardia – che abbiano lasciato i loro animali all’esterno delle proprie abitazioni di notte – sono stati davvero multati.

Speriamo bene, perché se è vero che al paradosso siamo già abituati, per la stupidità ci dobbiamo ancora attrezzare.

20 dicembre 2021