Le esportazioni di formaggio italiano vanno a gonfie vele: nel 2021 il fatturato complessivo è stato di 4,1 miliardi di euro, con una tendenza che bilancia il calo tendenziale delle vendite interne, legato all’inflazione: nel primo quadrimestre di quest’anno gli acquisti domestici di trasformati caseari hanno segnato un -5% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
È quanto emerge dalla 77esima assemblea di Assolatte, tenutasi a Milano mercoledì scorso, 22 giugno. «Il settore», ha commentato il presidente dell’associazione, Paolo Zanetti, «ha mostrato una capacità di reazione eccezionale, accollandosi enormi costi aggiuntivi per mesi e trasferendo a valle solo quanto strettamente necessario: lo abbiamo fatto senza alcun aiuto, senza ricorrere a finanziamenti pubblici».
Complessivamente, nel 2021 l’export si conferma motore della crescita, con aumenti a doppia cifra per tutte le categorie di prodotto nei Paesi europei. Buoni risultati anche dall’area extra-Ue, con una crescita media dei volumi del 9,7%.
Salgono le consegne di latte del +3,3%, attestandosi a 13,1 milioni di tonnellate. Cresce anche la produzione dei derivati, con incrementi tra i più elevati registrati nei Paesi dell’Unione Europea. Tra i latticini, la mozzarella si conferma quello maggiormente prodotto. Buone anche le performance di mascarpone e burrata.
Infine, sul fronte delle vendite dei formaggi Dop, si registra l’ennesimo primo posto del Grana Padano (35%), seguito nell’ordine da Parmigiano Reggiano (28%), Gorgonzola (11%) e Mozzarella di Bufala Campana (9%).
27 giugno 2022