Alto Adige: successo per il corso di formazione per lavoratori d’alpeggio

Gruppo di persone presso una baita
I partecipanti alla nona edizione del corso – foto Provincia autonoma di Bolzano©

Si è conclusa a Brunico, in Alto Adige, la nona edizione del “Corso di formazione per addetti all’alpeggio”, dedicato agli interessati a lavorare negli alpeggi del bacino idrografico del Parco Naturale Vedrette di Ries-Aurina.

Il corso cerca di sopperire alla carenza di mano d’opera, uno dei problemi più spinosi – a detta degli allevatori e degli enti interessati – nella gestione degli alpeggi.

“Per dare un contributo alla soluzione di questo problema”, spiega una nota stampa della Provincia di Bolzano, “e per offrire alle persone interessate l’opportunità di conoscere la vita in alpeggio in tutte le sue sfaccettature, l’Ufficio Natura e la Scuola professionale per l’agricoltura e l’economia domestica di Teodone hanno organizzato ancora una volta l’apprezzato corso”.

“Nel parco naturale”, prosegue l’ufficio stampa dell’amministrazione altoatesina, “sono presenti più di cento pascoli alpini di piccole e grandi dimensioni che caratterizzano l’area protetta, i cosiddetti paesaggi culturali, la cui conservazione ha un rilevante interesse pubblico”.

Un corso da prendere come esempio

Il corso per addetti all’alpeggio è un progetto di cooperazione tra Scuola professionale per l’agricoltura e l’economia domestica di Teodone, l’Ufficio Natura (Ripartizione Natura) e l’Ispettorato forestale di Brunico (Ripartizione Foreste). “In nove giorni di formazione”, spiegano gli organizzatori, “ha offerto ai partecipanti una rappresentazione completa di un’estate alpina, dalla salita, alla tradizionale discesa dalle malghe”.

Dopo la giornata inaugurale presso la Casa del Parco Naturale Vedrette di Ries-Aurina a Campo Tures, le altre giornate di formazione si sono svolte in parte presso la Scuola professionale per l’agricoltura e l’economia domestica di Teodone e in parte su pascoli alpini, all’interno dei parchi naturali Vedrette di Ries-Aurina e Fanes-Sennes-Braies.

I contenuti del corso sono stati conformati al corso naturale dell’estate in alpeggio: dalle usanze alpine nel Museo Provinciale degli Usi e dei Costumi di Teodone all’allevamento e salute degli animali in alpe, dalla protezione delle mandrie alla cura e conservazione del paesaggio coltivato come habitat di varie specie, senza  tralasciare la cura e la gestione dei pascoli, il foraggio e le piante velenose, la lavorazione del latte e la ristorazione offerta agli ospiti dell’azienda.

Alla fine del corso, viene discusso l'”Almabtrieb”, vero e proprio cerimoniale che si rappresenta in ogni alpeggio, nel contesto degli usi e dei costumi locali.

Durante l’ultima giornata di formazione, presso la malga Huber di Rio Molino, sono stati consegnati gli attestati ai tredici partecipanti iscritti a questa ultima edizione. Il corso – è stato confermato – si terrà anche nel 2023.

I pareri delle responsabili dell’iniziativa

«L’obiettivo dell’Istituto», ha precisato Gertrud Nußbaumer, sostituta direttrice della Scuola Professionale per l’Agricoltura e l’Economia Domestica di Teodone, «è quello di fornire ai partecipanti gli strumenti necessari per lavorare in alpeggio, attraverso l’insegnamento di insegnanti competenti”. «Che si tratti della gestione del bestiame, della lavorazione del latte o della ristorazione per gli ospiti in alpeggio», ha concluso Nußbaumer, «il corso affronta contenuti attuali e importanti che possono essere messi in pratica direttamente dai partecipanti».

“La conservazione della tradizionale pastorizia alpina, soprattutto nei parchi naturali, è una delle principali preoccupazioni della Provincia di Bolzano”, ha detto l’assessora allo Sviluppo del territorio, al Paesaggio e ai Beni culturali, Maria Magdalena Hochgruber Kuenzer. “Questi paesaggi culturali creati dall’uomo», ha concluso Hochgruber Kuenzer, «sono unici dal punto di vista paesaggistico e, se coltivati in modo estensivo, ospitano anche una grande diversità di specie. Per non parlare del valore ricreativo degli alpeggi per gli abitanti del luogo e gli ospiti in vacanza. Tuttavia, dobbiamo assicurarci che il valore di questi paesaggi non venga diminuito o compromesso in modo permanente da una pressione eccessiva».

26 settembre 2022