Il Consorzio di Tutela della Mozzarella di Bufala Campana Dop ha comunicato, nella giornata di lunedì scorso 5 dicembre, che i primi effetti dei rincari di materie prime, inflazione e prezzi nel carrello della spesa stanno gravando sulla commercializzazione del prodotto rappresentato. Nel quinto bimestre di quest’anno i consumi di della mozzarella Dop hanno fatto registrare un calo del 4,54% a settembre e del 3,50% a ottobre. Come se ciò non bastasse, il trend di novembre è in ulteriore diminuzione.
«Si tratta», ha precisato il direttore dell’ente, Domenico Raimondo, «di un campanello d’allarme importante; a conferma di un anno difficilissimo». «Rischiamo, ha proseguito Raimondo, «di vedere azzerata la crescita che, nonostante le difficoltà, il comparto era riuscito a conquistare all’inizio dell’anno».
«La resilienza post-Covid che abbiamo dimostrato», ha aggiunto il direttore del consorzio bufalino, «si è scontrata con le conseguenze economiche della guerra, con l’inflazione che galoppa, con un aumento dei costi impensabile, a cui stiamo cercando di far fronte. Il risultato è un’incidenza significativa sulla redditività del comparto. Dopo una prima parte di anno in crescita con una media del +5%, da settembre in poi le aziende sono in affanno e bisogna intervenire subito».
«Facciamo nostro l’allarme già lanciato da Assolatte e dalle associazioni di categoria», ha concluso Raimondo, «sull’eccessivo aumento del prezzo del latte vaccino. La filiera bufalina vive la stessa situazione, partendo già da un costo altissimo del latte alla stalla, che in questo momento di difficoltà il mercato non riesce ad assorbire».
12 dicembre 2022