Inaugurati sull’Appennino reggiano i nuovi locali di stagionatura del Caseificio di Cavola

Stagionatura Parmigiano Reggiano
foto Studio Arlotti©

Sfruttando nuovi canali come le piattaforme di vendita online, fenomeni purtroppo vecchi — ma non per questo al tramonto – e fortemente dannosi come l’italian sounding accrescono il loro “giro d’affari” di 120 miliardi di euro. Vale a dire il – pensate un po’ – il doppio del valore dell’export agroalimentare italiano.

Si è parlato anche di questo, e della necessità di proteggere e valorizzare una parte rilevante del nostro patrimonio più autentico, sabato scorso, 11 marzo, nel corso dell’inaugurazione a Fora di Toano, nell’Appennino reggiano, dei nuovi locali di stagionatura e porzionatura del Caseificio cooperativo Cavola 993. Una struttura di rilevante importanza sia per le dimensioni – potendo ospitare sino a quasi 60mila forme – sia per il contesto in cui nasce.

Il magazzino di stagionatura di Cavola 993
foto Studio Arlotti©

Per misurare l’importanza con cui l’evento è stato accolto, basti pensare che all’evento hanno partecipato circa mille persone, che hanno applaudito per l’impegno i fautori dell’iniziativa e le autorità presenti: dai rappresentanti del Governo ai responsabili del Consorzio di tutela del Parmigiano Reggiano, uniti nel battersi su questo fronte.

«Sono eventi come questi», ha sottolineato la vicepresidente della Commissione agricoltura della Camera Maria Cristina Caretta, «che indicano come le eccellenze di qualità, come il Parmigiano Reggiano Dop di montagna, siano fondamentali per la tenuta della comunità. Vogliamo dare una risposta ai produttori per la loro tutela. Il Governo si sta impegnando, per questo, ad aprire protocolli di intenti con le grandi piattaforme, come Alibabà o Amazon, affinché rifiutino di commercializzare prodotti di imitazione che, per l’appunto, non sono Made in Italy».

Inaugurazione magazzino di stagionatura Cavola 993
foto Studio Arlotti©

Si è detto d’accordo Nicola Bertinelli, presidente del Consorzio di tutela del Parmigiano Reggiano che ha ribadito come «collina e montagna rappresentano i due terzi del comprensorio», ma non solo. «Qui abbiamo rilevato», ha aggiunto Bertinelli, «come l’età media dei produttori sia mediamente inferiore di quattro anni rispetto al resto del territorio. Grazie a questo formaggio, che porta ricchezza alle aziende, tiene in piedi un’intera comunità e, in molti casi, anche i servizi primari, come le scuole». Una realtà che, ha concluso il presidente del consorzio, è volano «anche del turismo, se si considera che il 50% dei turisti che viene nel Belpaese lo fa per fare una esperienza anche legata all’enogastronomia».

Il messaggio del presidente di Cavola 993

Dal canto suo, il presidente di Cavola 993, Fulvio Fioroni, ha voluto ringraziare i diciannove soci (la gran parte dei quali presenti con i loro trattori) che hanno creduto in un progetto come questo, che di fatto rende possibile alla cooperativa la vendita diretta (a seguito di un iter realizzato in soli nove anni) di una realtà capace di produrre più di 25mila forme di Parmigiano Reggiano all’anno. «A livello altimetrico», ha sottolineato il presidente, «quello che presentiamo oggi è anche il più alto centro di porzionatura, grattugiatura e confezionamento del comprensorio». «Di sicuro», ha concluso Fioroni, «lasceremo qualcosa alle future generazioni. Per adesso, e lo sottolineiamo con grande soddisfazione, possiamo affermare che il nostro formaggio lo si può trovare a Los Angeles, Las Vegas, Copenaghen, Praga e in moltissime altre città del mondo».

Una struttura all’avanguardia

Il nuovo stabilimento di stagionatura , che ospita le forme già realizzate dal caseificio di via Argentina, in località l’Oca di Cavola (forme dai 6 ai 18 e più mesi di stagionatura), si trova nella valle del Secchia ed è opera dell’architetto Gabriele Mattioli di Castelnuovo di Sotto, che ha curato anche la riproduzione della skyline di Cusna e Pietra di Bismantova sulla facciata che si estende per 86 metri ed è illuminata di notte. La struttura ha una larghezza di 52 metri ed è corredata di 726 pannelli fotovoltaici che garantiscono appieno il fabbisogno energetico.

A complimentarsi per la realizzazione è giunto anche il saluto del presidente del Parco nazionale dell’Appennino, Fausto Giovanelli, che è intervenuto sottolineando «la rilevanza della scelta imprenditoriale e l’attenzione al contesto paesaggistico» espressa dall’immobile. Per l’occasione, il sindaco di Toano, Vincenzo Volpi, nell’esprimere la soddisfazione della comunità toanese ha anche inaugurato la strada prospiciente alla nuova stagionatura, dedicata al casaro storico di questi luoghi, Mauro Pagliarini.

15 marzo 2023