Alto Adige: nuovi criteri di assegnazione per gli aiuti ad alpeggi e malghe

Vacche al pascolo
foto Apt Valle Isarco©

Nuovi criteri vengono introdotti per la gestione delle malghe e degli alpeggi: a sancirlo la scorsa settimana è stata la Giunta provinciale dell’Alto Adige, che ha accolto una proposta presentata dall’assessore all’agricoltura, Arnold Schuler.

Per sostenere chi pratichi attività agrozootecnica in alpe sono previsti  aiuti che verranno concessi per la costruzione, il risanamento e l’adeguamento di edifici rurali ad uso agricolo e impianti utilizzati per il mantenimento e il miglioramento delle attività agricole e delle condizioni lavorative.

Commentando la notizia, l’assessore Schuler ha sottolineato che «è estremamente importante dal punto di vista agricolo, ma anche per la popolazione locale e per il turismo, che i nostri pascoli alpini siano ben gestiti». “Ecco perché è importante», ha aggiunto Schuler, «che vengano erogati contributi per gli edifici presenti sugli alpeggi, e sostenute le misure per la gestione dei pascoli».

Tempi e modi per presentare le domande

Oltre ad alcuni adeguamenti linguistici, sono stati definiti anche i termini per la presentazione delle domande: d’ora in poi potranno essere presentate dal 1° aprile al 30 settembre di ogni anno. I progetti urgenti e non derogabili potranno invece essere presentati in qualsiasi momento.

“Va notato”, precisa la Giunta sul sito web istituzionale, “che è accettata una sola domanda di sovvenzione all’anno per ciascun richiedente. I costi approvati devono essere di almeno 10.000 euro. Possono essere riconosciuti un massimo di 200.000 euro per domanda”.

“Le percentuali di contribuzione, poi, sono state unificate: gli enti ricevono il 70% ed i privati ​​​​il 50% dei costi riconosciuti. I progetti sono finanziati in ordine cronologico di presentazione. Inoltre, ci sono alcune misure che non potranno più essere finanziate in futuro, tra le quali gli impianti per l’approvvigionamento energetico degli edifici alpini, le sale multifunzionali e gli impianti di depurazione, nonché i lavori di demolizione e scavi in roccia”.

31 maggio 2023