
È stato presentato ufficialmente giovedì scorso 30 novembre, a Manzano, in provincia di Udine, il consorzio “Naturalmente, da latte friulano”, nato nel maggio dello scorso anno per modernizzare, valorizzare e rilanciare un settore fortemente colpito dalla crisi.
Al momento il consorzio conta diciassette soci (erano tredici all’atto della costituzione, ndr) che raccolgono la materia prima da oltre duecento stalle, per un totale di oltre 300mila quintali di latte l’anno. Nel primo anno di attività la produzione ha generato un valore pari a 38 milioni di euro in termini di prodotti lattiero-caseari trasformati, con un 20% del prodotto (7-8 milioni di euro circa) commercializzati direttamente dal consorzio e il rimanente dalle aziende.
“La volontà che oltre un anno e mezzo fa”, spiega una nota stampa della Regione Friuli Venezia Giulia, “ha spinto un gruppo di aziende a fondare la società consortile – che mette in aggregazione anche i rischi d’impresa che ciascun socio si assume e mette a sistema anche gli investimenti – è stata la ricerca di soluzioni organizzative delle imprese e su un sistema di presentazione e di riconoscibilità dei prodotti riconducibile a un unico marchio, destinato a testimoniare sulle tavole di tutti una concreta e particolarmente gustosa espressione di identità regionale”.
Tra gli obiettivi dell’operazione c’è la volontà di superare l’alto frazionamento che il comparto regionale ha manifestato negli anni sul mercato: un limite assai serio per poter guardare serenamente al futuro. Ora, con il consorzio, il rischio d’impresa è condiviso tra tutti i soci, requisito fondamentale per avere le necessarie solide basi e raggiungere gli obiettivi del piano industriale.
«Quasi due anni fa», ha esordito così l’assessore regionale alle Risorse agroalimentari Stefano Zannier, «quando i primi produttori caseari della regione manifestarono l’intenzione di unirsi e aggregarsi in una società che coprisse l’intera filiera del latte, era davvero difficile immaginare che in così pochi mesi si sarebbe arrivati al grande risultato di costituire una realtà consortile che raggruppa quasi una ventina di società». «La Regione», ha proseguito Zannier, «ha creduto in questo percorso dando tutto il supporto necessario – anche quello finanziario – per far sì che l’idea visionaria potesse diventare realtà. Si è capito che era quella la strada da imboccare per dare un futuro al settore lattiero-caseario friulano».
«Il risultato forse più importante», ha concluso Zannier, «è quello di riuscire a garantire a tutti gli operatori della filiera la giusta marginalità e l’adeguata remunerazione lungo l’intera filiera lattiero-casearia, dalla stalla alla commercializzazione. Solo così il comparto potrà affrontare le sfide del futuro che ora possono essere affrontate con le spalle più robuste di una società consortile».
6 dicembre 2023