Furto di bestiame in Molise: si ipotizza un’azione della “mafia dei pascoli”

Illustrazione vacca nel cielo di notte
foto Pixabay©

Un clamoroso caso di abigeato è stato registrato nella notte tra venerdì e sabato scorsi nel territorio di Vastogirardi, in provincia di Isernia, ai danni di un allevatore della vicina Agnone. Ad essere razziati, una trentina di bovini adulti, del valore approssimativo di cinquantamila euro.

Non vivendo in prossimità dell’allevamento, l’uomo si è accorto del furto del bestiame sabato mattina, quando, come di consueto, si è recato presso la propria azienda, sita in una località in aperta campagna, trovando il catenaccio tagliato e la stalla desolatamente vuota.

Sul posto sono intervenuti i Carabinieri di Agnone, che hanno redatto la denuncia di furto presentata dall’interessato avviando le indagini, che non si presentano semplici non essendo – a quanto pare – né presenti in zona dei sistemi di videosorveglianza, né emersi al momento dei testimoni oculari del furto.

Considerato che l’operazione di carico del bestiame possa essere durata non meno di un’ora, e che i rumori generati dalla stessa non sono giunti ad orecchio umano a causa della distanza dall’abitato, si ipotizza che i ladri abbiano percorso strade secondarie per evitare di lasciar traccia alcuna del loro passaggio. Un aspetto della vicenda che induce a pensare che l’atto criminoso sia opera di soggetti organizzati, che ben conoscono la zona.

Gli elementi valutati al momento indurrebbero gli inquirenti a ritenere che il furto possa essere stato commissionato da terzi, alimentando forse il mercato della macellazione clandestina. Ultimo ma non irrilevante elemento: uno dei giornali locali che ieri hanno trattato la notizia – Primo Piano Molise – ha avanzato l’ipotesi che dietro l’episodio possa celarsi l’ombra della mafia dei pascoli, che in passato ha più volte manifestato la propria presenza in quei territori.

7 febbraio 2024