La piccola cittadina cremasca di Pandino si è trasformata, per un fine settimana, nel cuore pulsante della cultura contadina e della valorizzazione dei prodotti locali. La “Festa del fieno e dei prati stabili” ha offerto un’immersione totale nel mondo rurale, celebrando un patrimonio sempre vivo ma troppo spesso dimenticato: quello del fieno dei prati stabili.
Oltre ad essere una festa, l’evento ha rappresentato un momento di riflessione sull’importanza di preservare le tradizioni agricole e di promuovere un’alimentazione sana e sostenibile. Gli studenti della locale Scuola Casearia – l’Istituto d’Istruzione Superiore “Stanga” – sono stati i protagonisti della manifestazione, presentando le loro ultime creazioni casearie, frutto di un lavoro attento e appassionato. Il gemellaggio con la scuola slovena di Novo Mesto – la Grm – Center Biotehnike in Turizma (centro di biotecnologia e turismo) – ha arricchito ulteriormente l’iniziativa, sottolineando l’importanza della collaborazione internazionale per la valorizzazione dei prodotti locali.
Il fieno dei prati stabili: un tesoro da salvaguardare
Il fieno dei prati stabili, protagonista indiscusso della festa, è stato celebrato in tutte le sue forme. Dalle mostre fotografiche che ne hanno illustrato la raccolta e la lavorazione, alle degustazioni di prodotti caseari che proprio nel fieno vengono stagionati, sino alle dimostrazioni pratiche di fienagione, l’evento ha offerto un’occasione unica per apprezzare le qualità organolettiche e nutrizionali del prezioso foraggio.
Un distretto del cibo per valorizzare il territorio
Il convegno sul Distretto del Cibo, su cui si e incentrata la manifestazione, ha rappresentato un momento di confronto e di approfondimento sulle potenzialità del territorio cremasco. I dati presentati da Emanuele Cabini, presidente dei dottori agronomi e forestali della provincia di Cremona, hanno evidenziato la ricchezza e la varietà del sistema agroalimentare locale. La creazione di un distretto del cibo rappresenta un’opportunità unica per valorizzare i prodotti tipici, supportare le aziende agricole e promuovere un’economia sostenibile e circolare.
Intervenendo al convegno, il sindaco Piergiacomo Bonaventi ha sottolineato l’importanza di formare le nuove generazioni sui temi dell’agricoltura sostenibile e della valorizzazione delle risorse locali. Il progetto “La scuola in campo”, realizzato in collaborazione con l’istituto Stanga e le scuole slovena e greca (l’Institouto Proothisis Kai Pistopoiisis Proionton Agrodiatrofis; trad.: “Istituto per la Promozione e la Certificazione dei Prodotti Agroalimentari”) aderenti al programma Erasmus+, è un esempio virtuoso di come la scuola possa diventare un luogo di apprendimento pratico e di sperimentazione.
«L’obiettivo», ha spiegato Bonaventi, «è quello formare gli studenti sui temi dell’agricoltura sostenibile e della trasformazione dei prodotti, ovviamente con un occhio rivolto ai cambiamenti climatici che stanno avendo ripercussioni su tutta la filiera agro-alimentare».
«La manifestazione», ha aggiunto il sindaco, «ha proposto la fienagione come risorsa economica e culturale, che fornisce alle piccole e medie imprese agricole e agroalimentari, anima della filiera del buon cibo cremasco, la possibilità di mostrare la propria eccellenza. Un’eccellenza che celebri la scuola come sede dell’educazione ambientale, materia preziosa da proporre e garantire alle nuove generazioni».
Un programma ricco di iniziative
La festa ha offerto quindi un programma ricco e variegato, che ha coinvolto un pubblico variegato ed eterogeneo. Dalle dimostrazioni di fienagione ai giochi per bambini, dalle visite guidate al castello alle degustazioni di prodotti locali, l’evento ha soddisfatto le curiosità e i palati degli intervenuti.
18 settembre 2024