Spinosa nella bufera: sequestrato il nuovo impianto produttivo di Cancello e Arnone

Produzione industriale di mozzarelle
foto Spinosa SpA©

Il caseificio Spinosa di Cancello e Arnone, di proprietà di Spinosa SpA, è chiuso da tre giorni, a seguito del sequestro preventivo disposto lunedì scorso, 15 dicembre, dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere e operato dai Carabinieri della Compagnia di Aversa.

Si tratta di una delle misure disposte a seguito dell’indagine riguardante un finanziamento Invitalia da oltre 10 milioni di euro, ottenuto dall’azienda nell’ambito del progetto “Garanzia Campania Bond”, per la realizzazione dell’impianto produttivo stesso. Ad essere bloccata è stata anche una somma pari a detto contributo, su alcuni conti correnti aziendali e personali di Luigi e Paolo Griffo, di 63 e 34 anni, rispettivamente presidente del Consiglio di Amministrazione e socio di Spinosa SpA. Stando a quanto appurato dagli investigatori il finanziamento sarebbe stato ottenuto in maniera illegale.

La vicenda investigativa

A condurre gli inquirenti – i pm Gerardina Cozzolino e Giacomo Urbano – sulle tracce del possibile illecito operato dalla Spinosa SpA sono stati gli sviluppi di un’indagine a carico di Giovanni Zannini di Mondragone, consigliere regionale nella lista “De Luca Presidente”. A quanto pare il politico sarebbe intervenuto per risolvere un’obiezione sulla compatibilità ambientale dell’impianto produttivo sollevata dalla Regione Campania e in cambio – a quanto pare – avrebbe goduto di un fine settimana in barca (uno yacht da 25 metri) a Capri offerto dai Griffo.

Dalla vicenda investigativa, assai complessa ma ben esposta dal quotidiano casertano “Cronache Di”, emergono per le due parti in causa le accuse di corruzione, truffa e falso.

Per quanto concerne il sequestro preventivo dell’impianto, il provvedimento dovrà essere ora valutato dalla Sezione “Misure di prevenzione” del Tribunale sammaritano, che sarà chiamato a decidere se confermare il sequestro o revocarlo.

18 dicembre 2024