Zootecnia da latte: il primo studio regionale sull’impatto ambientale sarà friulano

Vacche in stalla
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Sarà un lavoro complessivamente imponente quello gli allevatori del Friuli Venezia Giulia opereranno per ridurre le emissioni climalteranti delle loro mandrie. L’attività seguirà il processo di valutazione dell’impronta carbonica “Lca” (Life Cycle Assessment, in italiano “Valutazione del Ciclo di Vita”) voluto dall’Aafvg (Associazione Allevatori Friuli Venezia Giulia), in collaborazione con Ersa (Agenzia Regionale Sviluppo Rurale), CeViQ (Certificazione Vini e Prodotti Italiani di Qualità) e Università degli Studi di Udine.

Saranno circa quattrocento le aziende coinvolte, per un totale di 40mila bovine da latte che sulle emissioni zootecniche regionali gravano per un terzo del totale. Le emissioni agricole totali in regione sono già in diminuzione dal 1990 ad oggi (-13,2%) e si stimano attorno al 7,8%. Nel complesso la zootecnia friulana pesa per un 5,9%

«Questa raccolta dati a tappeto, della durata biennale, resa possibile dal sostegno dell’amministrazione regionale», spiega Andrea Lugo, direttore dell’associazione allevatori, «ci fornirà una fotografia reale della situazione degli impatti ambientali della nostra zootecnia da latte, in maniera puntuale e trasparente. Sarà così possibile partire da questa base per stimolare gli allevatori e misurare i progressi da loro compiuti sul fronte della sostenibilità».

«Non è escluso», ha aggiunto Lugo, «che anche i sostegni finanziari pubblici erogati alle aziende possano tener conto dell’indice “Lca” per favorire le imprese più virtuose le quali potranno anche ottenere una certificazione specifica da far valere verso gli acquirenti del loro latte – che la stanno richiedendo sempre più spesso – e verso i consumatori».

Ad ogni modo, la raccolta dei dati sarà finalizzata a una valutazione che considera gli input e gli output di tutto il ciclo di produzione del latte: dal reperimento delle materie prime all’alimentazione, dalla gestione sanitaria alla mungitura, con tutti i relativi consumi energetici e ambientali.

Al termine dell’elaborazione dei dati – affidata all’Università di Udine – un indice, prodotto dal software dell’Ersa, quantificherà l’impatto ambientale di un singolo litro di latte prodotto in Friuli Venezia Giulia.

Da parte sua, il Ceviq produrrà un protocollo di certificazione aderente alle funzionalità del comparto, che sarà messo a disposizione delle aziende che lo vorranno utilizzare per le loro finalità di comunicazione e di vendita.

Infine, verrà realizzato un approfondimento dell’indagine che coinvolgerà un una parte delle aziende, che verranno individuate nella fase di raccolta dei dati.

28 febbraio 2025