Spinosa: dissequestrate quote sociali per 4 milioni di euro, non il caseificio

Produzione industriale di mozzarelle
foto Spinosa SpA©

A tre mesi di distanza dai provvedimenti intrapresi dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere nei confronti dei titolari di Spinosa SpA, i giudici della 3ª sezione del Tribunale, presidente il Dr. Giuseppe Meccariello, hanno  disposto la restituzione del 95% delle quote aziendali a Giustina Noviello, moglie di Luigi Griffo, presidente del Consiglio di Amministrazione dell’azienda, e madre di Paolo, che di Spinosa SpA è socio.

Le quote erano state poste sotto sequestro nell’ambito delle indagini che coinvolgono l’on. Giovanni Zannini, il consigliere regionale reo di aver esercitato la propria influenza sulle amministrazioni comunali di Cancello ed Arnone e Castello del Matese con la finalità di far ottenere al suddetto caseificio il rilascio della VIncA (Valutazione di Incidenza Ambientale) essenziale per richiedere i contributi pubblici, erogati da Invitalia, l’agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa

A vicenda ruota attorno all’ipotesi di reato di truffa, ai sensi dell’articolo 640 bis del codice penale che riguarda la specifica materia delle erogazioni pubbliche ottenute attraverso attività qualificate come truffa aggravata.

Il sequestro era avvenuto a seguito di un’ordinanza cautelativa del giudice per le indagini preliminari, su richiesta dei sostituti procuratori Giacomo Urbani e Gerardina Cozzolino. La Procura della Repubblica sammaritana ha ritenuto che le quote societarie, formalmente nella disponibilità di Noviello, fossero di fatto amministrate da Luigi Griffo. Secondo l’accusa, i Griffo – a fronte della “cortesia” ricevuta – avrebbero offerto allo Zannini una vacanza di lusso su uno yacht, accusa di fronte alla quale il consigliere regionale ha prodotto una documentazione attestante il pagamento di tale servizio.

Al momento attuale il nuovo stabilimento di Spinosa SpA rimane sottoposto a sequestro, pendendo per questa misura un ricorso in Cassazione. 

21 marzo 2025