Due milioni di euro per valorizzare territori e strutture di transumanze e alpeggi

Transumanza di vacche podoliche
Transumanza podolica – foto Parco Appennino Lucano©

Un Fondo di due milioni di euro è stato destinato dal Masaf per sostenere le iniziative dei Comuni che attuino il ripristino, la manutenzione e la valorizzazione delle infrastrutture di interesse storico e paesaggistico percorse dagli animali negli spostamenti per la transumanza, la monticazione, l’alpeggio e per le altre pratiche tradizionali.

A comunicarlo sul propri portale, lunedì scorso 16 giugno, è stato il ministero stesso, attraverso la pubblicazione dell’”Avviso pubblico n. 256707 del 9 giugno 2025 – Fondo c.d. Transumanza” (è nella sezione “Gare”, 16.06.25).

A beneficiarne saranno i Comuni che presenteranno progetti per interventi che ricadano nelle aree sottoposte​ a tutela paesaggistic​a. Non sono ammessi gli interventi iniziati o realizzati prima della presentazione del progetto a seguito dell’Avviso pubblico e gli interventi esclusivamente riferiti ad adeguamento a norme obbligatorie.

Gli interventi finanziabili dovranno interessare le aree di proprietà pubblica o in disponibilità delle pubbliche​ amministrazioni che presenteranno richiesta, in ragione di un titolo di possesso, oltre alle proprietà collettive su cui gravano​ diritti di uso civico​.

Ad essere ammessi al finanziamento saranno i progetti relativi a interventi che ricadano nelle aree sottoposte a tutela paesaggistica finalizzati a:

  • manutenzione e/o ripristino di punti di abbeveramento esistenti, compresi i relativi sistemi di raccolta e distribuzione dell’acqua;
  • creazione di nuovi punti per l’abbeverata degli animali;
  • manutenzione, ripristino e/o realizzazione di luoghi di sosta e riposo del bestiame;
  • sistemazione mulattiere e di piccoli muri a secco;
  • ripristino e manutenzione dei manufatti e dei percorsi della transumanza, monticazione e alpeggio.

Sono ammissibili anche le seguenti voci di spesa:

  • taglio straordinario della vegetazione, nel caso di nuova realizzazione;
  • ripulitura dei sentieri e delle piazzole esistenti o dismessi;
  • rimodellamento del terreno nel caso di smottamenti e/o frane;
  • acquisto, trasporto in loco e messa in opera o realizzazione di parapetti e mancorrenti in legno per la messa in sicurezza del luogo di sosta;
  • acquisto, trasporto in loco e messa in opera degli elementi costituenti le aree di sosta;
  • le recinzioni per i danni da predazione, esclusivamente per la protezione degli stazzi notturni.

Le recinzioni potranno essere ammesse a finanziamento esclusivamente nel caso in cui nei tre anni precedenti la domanda di finanziamento siano stati accertati dagli Enti preposti, i danni da predazione in un raggio di 10 chilometri dalla localizzazione dell’intervento.

Saranno inoltre ammissibili le seguenti voci di spesa:

  • ripulitura del terreno;
  • demolizione e ricostruzione di manufatto nel rispetto delle dimensioni, della sagoma originaria e dell’originaria area di sedime del muro. Il materiale da costruzione originale, ove possibile, dovrà essere reimpiegato. Qualora si dovesse ricorrere a materiale non originariamente parte del manufatto, dovranno essere utilizzati esclusivamente litotipi analoghi a quelli originali, con riferimento ai manufatti presenti nelle vicinanze;
  • acquisto, trasporto e messa in opera del materiale costruttivo necessario al ripristino e riadattamento dei muretti a secco e dei terrazzamenti.

In ogni caso, l’intervento non dovrà comportare alterazioni della tipologia costruttiva originaria. È inoltre esclusa l’alterazione al tracciato, alla sagoma, alle dimensioni e ai materiali originali delle mulattiere e dei muretti a secco.

Gli interventi ammissibili debbono riguardare investimenti da realizzare su terreni e aree sulle​ quali non insistano attività economiche e in cui l’accesso al pubblico sia garantito e gratuito. Devono essere​ funzionali alla conservazione delle pratiche tradizionali, del patrimonio identitario e culturale dei​ territori rurali e dei loro abitanti, delle vie semi-naturali dei tratturi, oltre a preservare il particolare valore​ architettonico dei manufatti della transumanza, tutelare il livello del benessere animale e migliorare​ la qualità e la fruizione paesaggistica.

L’importo delle risorse disponibili è pari a 2.000.000 di euro e i progetti ammessi a finanziamento riceveranno un importo pari al 100% delle spese ammissibili, da un minimo di euro 10.000 fino a un massimo di euro 80.000. I progetti ritenuti ammissibili saranno finanziati, fino all’esaurimento delle risorse, sulla base dell’ordine di arrivo delle domande, con la procedura cosiddetta “a sportello”.

La domanda di finanziamento dovrà essere trasmessa tra le ore 08:00 del 3 settembre 2025 alle ore 20:00 del 10 settembre 2025, tramite posta elettronica certificata all’indirizzo aoo.disr@pec.masaf.gov.it.

Eventuali richieste di chiarimenti e/o di informazioni, devono pervenire al seguente indirizzo di​ posta elettronica DISR3@masaf.gov.it.

20 giugno 2025