Ad un mese di distanza dal ricevimento della nota ricevuta dal Masaf in merito alla riconferma o alla sostituzione del Dqa (Dipartimento Qualità Agroalimentare) come organismo di garanzia, conformità e tracciabilità del prodotto, il Consorzio di Tutela della Mozzarella di Bufala Campana Dop non si è ancora pronunciato in merito.
A stigmatizzare il grave ritardo, venerdì scorso 20 giugno, è giunta una nota stampa di “Confagricoltura Campania, che “esprime preoccupazione per la mancata decisione da parte del Consorzio della Mozzarella di Bufala Campana Dop circa la scelta dell’ente di certificazione della filiera, a poche settimane dalla scadenza dell’autorizzazione triennale all’attuale organismo di controllo, il Dqa – Dipartimento Qualità Agroalimentare Srl.
“In un momento tanto delicato per il comparto”, prosegue la nota dell’organizzazione agricola, “in cui la produzione si è stabilizzata sui 55 milioni di chilogrammi annui, e in cui persistono criticità strutturali come l’eccesso di latte congelato – che a maggio ha raggiunto quota 70 milioni di chilogrammi – è incomprensibile e irresponsabile che si resti in uno stato di stallo decisionale”.
“La mancanza di una scelta netta”, argomenta Confagricoltura Campania, “rischia di compromettere l’immissione in commercio del prodotto Dop, con danni enormi per allevatori, caseifici e per l’intera filiera. Se il Dqa ha svolto bene il suo ruolo negli ultimi dodici anni, appare logico rinnovarne l’incarico; in caso contrario, si provveda subito alla sua sostituzione, tra gli enti accreditati da Accredia e riconosciuti dal Masaf, senza ulteriori indugi”.
L’organizzazione agricola conclude ribadendo “la necessità di un immediato chiarimento da parte dei vertici del Consorzio, nell’interesse dei produttori, dei consumatori e della reputazione di uno dei prodotti simbolo del “made in Italy” agroalimentare.
27 giugno 2025
