Latte crudo: «Obbedisco… ma non capisco!»

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18 dicembre 2008 – Riceviamo – e volentieri pubblichiamo – una lettera aperta del portavoce del Consorzio Tutela Latte Crudo Fausto Cavalli, che racconta molte delle verità taciute dalla gran parte dei mezzi d’informazione in merito all’ordinanza governativa che impone la bollitura del latte crudo alla spina. Una lettera che ognuno dei nostri lettori dovrebbe fotocopiare e distribuire tra i parenti, i colleghi, gli amici, i condòmini. Che il crescente movimento d’interesse che si sta creando in rete in questi giorni si allarghi e diventi un vero Movimento Spontaneo di Base a Favore del Latte Crudo!

«Crema, 18 dicembre 2008 – In questi giorni è in corso una campagna mediatica che denuncia presunti pericoli insiti nel consumo di latte crudo.

È nostra fondata convinzione che, non il latte, ma gli agricoltori con la vendita dei loro prodotti direttamente  ai consumatori siano ritenuti pericolosi per gli interessi dei grandi gruppi economici, in quanto vera alternativa al loro monopolio.

Riteniamo che proprio sull’onda di questa sconsiderata e allarmistica campagna mediatica sia stato emanata dal Sottosegretario Ministero della Salute On.le Francesca Martini l’Ordinanza del 10.12.08, che comporta tra l’altro l’obbligo di riportare sulle macchine erogatrici la dicitura “prodotto da consumarsi solo dopo bollitura”. Tale dicitura, precisa l’ordinanza, deve essere con caratteri di dimensioni pari ad almeno 4 centimetri di altezza e di colore rosso: è evidente che con questa scritta si intenda marchiare, al fine di azzerare il fenomeno del latte crudo, nonostante l’assenza totale di prove concrete. Si pensi che tutto ciò avviene dopo ben quattro anni, in cui centinaia di migliaia di cittadini, ogni giorno hanno acquistato il latte crudo presso i distributori self service, senza che vi sia stato un solo caso provato  di infezione causato dal nostro latte, così come dimostrato dagli esiti di migliaia di analisi effettuate dal Servizio Sanitario Pubblico.

Si aggiunga il fatto che la produzione e vendita di latte crudo è stata fatta sempre nel rispetto delle specifiche Normative Europee e Regionali, con l’obbligo da parte di ogni produttore e come valido supporto a garanzia della sicurezza del prodotto, di utilizzare un rigoroso disciplinare di produzione, secondo il sistema Haccp utilizzati dalla stessa industria di trasformazione.

Per meglio comprendere il paradosso e la sproporzione del provvedimento, ci poniamo pubblicamente i seguenti quesiti:
– E’ scientificamente plausibile che i 9 casi di tossinfezione alimentare dubbiosamente addebitati al consumo di latte crudo, siano singoli ed isolati, ma con un concomitante consumo della stessa partita di latte da parte di altre centinaia di persone, senza che queste abbiano subito danno alcuno?
– Perché parimenti, chi vende uova, pesce o carne cruda, ritenuti ancor più “pericolosi”, non deve apporre scritte: “Da consumarsi previa cottura”?
– Perché nei ristoranti si può servire carpaccio di pesce, o carne, insalate russe e dolci fatti con uova crude?
– Perché solo il nostro latte deve essere consumato previa bollitura, quando basterebbe scaldarlo semmai a 72 gradi per 15 secondi, come fa l’industria?

Tuttavia, malgrado la campagna denigratoria in atto, siamo confortati dalle numerose testimonianze ricevute dai consumatori, che ogni giorno continuano a prediligere il latte crudo.  A questo proposito abbiamo programmato “Latte crudo day” per il 24.12.08 in cui sarà distribuito gratuitamente il latte crudo in tutti i 1.100 punti vendita presenti sul territorio italiano, come gesto di ringraziamento per i numerosissimi attestai di solidarietà da parte dei cittadini.

Inoltre ribadiamo che il nostro latte non a caso è proposto da anni da consumarsi crudo, perché, così come risulta da numerosi studi, solo in queste condizioni si può beneficiare di alcune interessanti proprietà nutrizionali e nutraceutiche; la pastorizzazione o la bollitura infatti inattivano particolarmente alcuni enzimi e peptidi bioattivi, tra cui l’Acido Linoleico Coniugato (Cla), che rafforza le difese immunitarie; alcuni tipi di proteine, tra cui la Lattoferrina, che possiede un’ attività antimicrobica, antivirale, antinfiammatoria e  di difesa contro i tumori; alcune vitamine ed infine i batteri lattici, che ostacolano lo sviluppo di molti microrganismi dannosi, inclusi i batteri patogeni e prevengono le infezioni intestinali. Tutti questi microelementi sono presenti nel latte crudo, ma sono sensibili e si inattivano irrimediabilmente oltre i 50°C; pertanto la pastorizzazione o la bollitura, che avvengono ad una temperatura superiore a 70°C, sono, sotto questo aspetto, deleterie.

Chiediamo infine di aiutarci a difendere un modo di vendita trasparente, sicuro e controllabile, che permette ai consumatori di avere il miglior prodotto ad un prezzo onesto, riducendo gli sprechi e salvaguardando l’ambiente».

Fausto Cavalli
Consorzio Tutela Latte Crudo
Via J.F. Kennedy, 30  – 26013 Crema CR
tel. 0373.897011 – fax 0373.81582

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Per chi volesse approfondire le tematiche della disinformazione sul latte crudo, ecco due articoli da non perdere:

Un attacco mediatico della Gazzetta di Mantova del 15 dicembre 2008
[ “Latte crudo, bimbo di quattro anni in fin di vita” (perché un titolo del genere, se il bambino è vivo e vegeto?). Se vuoi leggere questo articolo – in formato pdf – scaricalo qui ]

…che il giorno dopo corre ai ripari dando voce alla verità
(ovvero alla parola dei produttori):
[ “I produttori: il latte è sempre controllato” e “Sul latte crudo sette analisi ogni mese”. Se vuoi leggere questi articoli – in formato pdf – scaricali qui ]