Eataly, il supermercato dell’enogastronomia di qualità, aprirà altri quattro centri in Italia nel 2013. Lo ha annunciato il suo fondatore Oscar Farinetti durante un convegno promosso dall’Ordine dei commercialisti di Torino, a margine del Salone del Gusto. Per l’occasione, il più famoso tra i compagni di merende di Carlin Petrini, ha avuto modo di mettere in luce la sua nobile propensione a salvaguardare le italiche sorti, puntualizzando subito che in questo periodo di crisi «converrebbe investire negli Stati Uniti, perché là l’energia costa il 4% in meno, la burocrazia il 6% ed il costo del lavoro il 3,5%» (anche se poi, a volerla dire tutta, gli affitti negli Usa hanno il vizio di farseli pagare, e non poco…).
Agli astanti, ammirati per cotanto nobile fare, il prode Oscar ha voluto sottolineare che «la nostra responsabilità sociale ci porta ad aprire ancora in Italia perché c’e bisogno di ricreare posti di lavoro. Si è rotta la catena posti-di-lavoro-salario-consumi; bisogna farla ripartire e spero che la politica finalmente si accorga che non si può aspettare ad abbassare il costo del lavoro».
Nel clima di sorpresa e ammirazione generali, i presenti sono riusciti persino ad avere conferma delle città in cui Eataly aprirà da qui a undici mesi, vale a dire Firenze (25.04), Bari (08.06), Milano (21.07) e Piacenza (08.09). Attualmente la catena del cibo “buono, pulito e giusto” stile-Slow-Food è diffusa in tre continenti, con supermercati in Italia (Alba, Asti, Pinerolo, Torino; Genova; Milano, Bologna; Roma), Giappone (Osaka, Tokyo, Yokohama) e Stati Uniti (New York) e arriva inoltre a servire le prime classi dei collegamenti ferroviari marchiati Italo e dei voli Alitalia tra Roma Fiumicino e New York JFK.
3 novembre 2012