«Fermiamo lo svilimento e la perdita d’identità della Mozzarella di Bufala Campana Dop»: a dichiararlo, mercoledì scorso è stato il presidente della Commissione Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici Angelo Alessandri (appena dimessosi dalla Lega Nord e ora nel Gruppo Misto alla Camera dei Deputati) che ha presentato un’articolata interrogazione a risposta orale al ministro Catania per chiedergli di “fermare qualunque operazione tesa a modificare il disciplinare di produzione di questa Dop”.
Una denominazione protetta che “vorrebbe far introdurre nella tecnica di caseificazione l’utilizzo di latte di bufala congelato o di cagliate congelate” e nello stesso tempo di “fare entrare subito in vigore la norma che prevede la separazione nei caseifici dei cicli di produzione della mozzarella di bufala Dop rispetto a quelli dedicati alla mozzarella non Dop”.
Nella sua interrogazione, il deputato Alessandri ha circostanziato numerosi fatti – anche di natura giudiziaria – per illustrare come il settore della mozzarella di bufala campana Dop “sia oggi sotto attacco da parte di produttori caseari che vorrebbero fare libero uso di latte di bufala e di cagliate congelati, mentre la specificità della mozzarella di bufala è, al contrario, la lavorazione del latte fresco, al massimo entro le sessanta ore dalla prima mungitura”.
“Le autorità giudiziarie campane”, spiega nell’interrogazione Alessandri, “hanno effettuato lunghe indagini in questo settore, accertando come siano state utilizzate illecitamente ingentissime quantità di latte di bufala non regolari – soprattutto di latte estero e di latte congelato – immettendole nella filiera della mozzarella di bufala Dop e ottenendo elevati guadagni a discapito della lealtà con i consumatori e dei redditi degli allevatori di bufale, a cui viene corrisposto un prezzo del latte irrisorio per via delle scorte di latte congelato in grado di sostituire quello appena munto nell’area Dop”.
Alessandri chiede al ministro delle politiche agricole “se corrisponda al vero che gli uffici ministeriali stiano valutando l’approvazione della modifica del disciplinare della Dop nel senso di ammettere la pratica del congelamento del latte o della cagliata congelata di latte di bufala per permetterne il relativo uso differito nella produzione della mozzarella Dop e, se al verificarsi di tali circostanze, intenda fermamente rigettare una tale – e a giudizio dell’interrogante inaccettabile – richiesta”. Per il presidente Commissione Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici dev’essere “garantita la tutela della Mozzarella di Bufala Campana Dop, i diritti dei consumatori e gli interessi degli allevatori di bufala”.
Nell’interrogazione si legge inoltre “chiedo al ministro Catania se intenda provvedere all’attuazione senza proroghe della normativa sulla separazione dei luoghi di produzione della Mozzarella di Bufala Campana Dop e della mozzarella non Dop; se intenda adottare iniziative normative d’urgenza che impongano al Consorzio di Tutela della Mozzarella di Bufala Campana Dop l’attività obbligatoria di controllo e di verifica mensile incrociata tra la produzione di latte di ciascun allevamento bufalino dell’area Dop e l’effettiva trasformazione e resa quantitativa nei caseifici che ritirano per la produzione di Mozzarella di Bufala Campana Dop e mozzarella di bufala non Dop, prevedendo altresì misure dissuasive integrative e aggiuntive a quelle ordinarie già previste a carico delle strutture casearie che violano i vincoli normativi di riferimento, al fine di scoraggiare le frodi in commercio e se se ritenga utile e necessario adottare iniziative in favore degli allevatori di bufale dell’area Dop della mozzarella di bufala campana, volti a permettere una più ampia e diffusa applicazione della tecnica della destagionalizzazione dei parti”.
17 novembre 2012