Catania sale in politica tra aflatossine al galoppo e incarichi a orologeria

 Ha impiegato un mese ma alla fine ha risposto: il ministro Mario Catania, neocandidato alle prossime elezioni politiche nelle fila dei casiniani, ha replicato alle domande postegli sul tema delle aflatossine dall'assessore all'agricoltura della Regione Veneto, Franco Manzato all'inizio del mese di dicembre. Domande tese a salvaguardare due fronti della questione agricola non sempre conciliabili: da una parte gli interessi economici degli operatori del settore, dall'altra quelli della salute dei consumatori.

Ad un mese di distanza dalle richieste presentate «abbiamo ricevuto comunicazione dal ministro Catania», ha annunciato Manzato, «nella quale ci viene data rassicurazione che l’argomento è attualmente oggetto di discussione tra il Ministero delle Politiche agricole e quello della Salute, al fine di arrivare presto ad una posizione netta sulla questione».

 

Il testo della lettera annuncia l’attivazione di “Procedure operative straordinarie per la prevenzione e la gestione del rischio contaminazione da aflatossine nella filiera lattiero-casearia e nella produzione del mais destinato all’alimentazione umana e animale, a seguito di condizioni climatiche estreme”.

 

«In attesa che ci venga data soluzione definitiva», conclude Manzato, «desideriamo ricordare al ministro che questa decisione non deve penalizzare l’economia di un comparto, che quest’anno ha subito fin troppi effetti negativi, e nemmeno la salute del consumatore». Sul problema della presenza di aflatossine nel mais il ministro delle Politiche agricole Mario Catania ha risposto a Manzato, che il 4 dicembre aveva formalmente chiesto al ministero delle Politiche agricole «maggiori e migliori specifiche che facciano definitivamente chiarezza in merito alla questione».

 

«Abbiamo ricevuto in data odierna comunicazione dal ministro Catania», annuncia Manzato, «nella quale ci viene data rassicurazione che l’argomento è attualmente oggetto di discussione tra il Ministero delle Politiche agricole e quello della Salute, al fine di arrivare presto ad una posizione netta sulla questione».

 

Manco a farlo apposta, mentre assessore e ministro si confrontano lasciando la sensazione di parlare di tutto e di niente, la qualità del latte in circolazione peggiora, e peggiora – manco a farlo apposta – proprio per via delle aflatossine presenti in esso. A renderlo noto è un dispaccio dell'agenzia stampa Help Consumatori, voce rappresentativa delle maggiori associazioni di tutela dei consumatori e del Movimento Difesa del Cittadino, che proprio giovedì scorso ha reso noto come nel latte alimentare in circolazione dalla fine dell'estate i livelli di aflatossine abbiano sfiorato  limiti massimi consentiti per legge. E chissà che questo preoccupante fenomeno non sia connesso anche alle forti pressioni esercitate dai "Cobas veneti del mais" (leggi qui), che ancora in prossimità  dello sorso Natale hanno chiesto pubblicamente e a viva voce una soluzione politica anche per questa "maledizione" venuta dal meteo avverso della scorsa estate.

 

Su quanto accada o stia accadendo attorno alla candidatura di Catania alle prossime elezioni politiche, infine, un interessante contributo arriva dal sito web di Roberto D'Agostino, Dagospia, che getta forti ombre sulla nomina "a orologeria" di otto nuovi comandanti regionali del Corpo forestale. Una sorta di "Bingo per gli otto fortunelli", come viene definita nel pezzo. Otto superstipendiati (alcuni già con diversi incarichi e stipendi, a quanto pare) "che si ritroveranno sulle spalline i gradi di generale di brigata" (clicca qui per leggere).

 

12 gennaio 2013