Frode alimentare: chiusi quattro caseifici palermitani

La ricotta fresca dell'azienda Il Caseificio Siciliano, uno dei quattro chiusi per frode alimentare (foto dal profilo facebook dell'azienda)Quattro caseifici in provincia di Palermo sono stati chiusi ieri dagli ispettori del Dipartimento di Prevenzione Veterinaria della locale Asp (Azienda Sanitaria Provinciale), a seguito di una serie di controlli tesi alla repressione delle frodi alimentari. Gli accertamenti sono stati avviati dopo il ritrovamento, nei giorni scorsi, presso un distributore regionale di prodotti per la caseificazione, di un notevole quantitativo di latte e siero di latte in polvere, provenienti dalla Spagna.

I quattro esercizi, sottoposti al fermo produttivo per sette giorni ("Il cacio siciliano" a Belmonte Mezzagno, "Pravatà Marco" a Vicari, "Biondo Francesca" e "Cala Rossa di Biondo Salvatore e & C" a Terrasini), sono stati individuati semplicemente grazie all'elenco dei clienti del grossista e colti in flagranza di reato nel corso della produzione di formaggi e ricotta fresca.

 

Un quinto caseificio, reo di aver utilizzato piccole quantità di siero di latte in polvere senza però produrre ricotta, è stato multato ma non chiuso. Si è accertato che dal dicembre scorso ad oggi le cinque aziende avrebbero utilizzato 10 tonnellate di siero di latte in polvere che, opportunamente addizionate di latte, avrebbero portato alla produzione di 14 tonnellate di ricotta.

 

16 marzo 2013