La Sardegna pastorale esporta le sue esperienze in Marocco

 La Sardegna che più stenta, quella pastorale, sarà impegnata a breve in Marocco in un progetto di cooperazione internazionale a sostegno delle popolazioni della Chaouia-Ouardigha, regione nell’entroterra di Casablanca compresa tra le città di Rabat e Marrakech. Presentata la settimana scorsa dai responsabili di Legacoop Cagliari e dell’associazione Sandalia Onlus, l’iniziativa ha visto compiersi il primo concreto passo mercoledì scorso, con la partenza, per i primi sopralluoghi, di una delegazione di ventiquattro realtà sarde (alcune del lattiero-caseario) e degli specialisti (veterinari, frigoriferisti, etc.) che verranno coinvolti nello sviluppo delle attività. 

Come in altre parti dell’Africa (e come spesso anche in Asia), anche se la pastorizia è ben sviluppata (qui prevalentemente pecore, ndr) vi si produce poco formaggio, anche e soprattutto per via di una questione climatica. Per questo e altri motivi monitorati nella fase di indagine, la proposta è stata formulata per colmare il gap tecnologico e di know-how esistenti, tenendo conto dell’obiettivo di produrre un latte di qualità e di conservarlo al meglio prima della trasformazione. Ma anche del benessere animale e di una serie di scelte: dalle tipologie casearie su cui articolare la produzione alla conservazione del prodotto finito.

 

Oltre a portare conoscenza e soluzioni, alcuni dei soggetti coinvolti si occuperanno di organizzare una vendita di formaggi sardi nei supermercati della zona: dall’approvvigionamento alla rotazione sino all’analisi degli andamenti delle vendite, per meglio fotografare le preferenze del mercato e orientare in futuro la produzione locale. “L’iniziativa”, hanno spiegato gli organizzatori nel corso di una conferenza stampa, “tiene conto del fatto che in Marocco la fetta di consumatori di fascia medio-alta è in espansione” (l’ultimo censimento parla chiaro, abitando in quella regione oltre 1,7milioni di persone; 4milioni nel raggio di 50km; 7milioni in quello di 200).

 

«Nei prossimi cinque anni», ha sottolineato il presidente di Legacoop Cagliari Gianni Locci, «il Governo ha previsto investimenti per circa quattro miliardi di euro. È auspicabile prevedere che si creino condizioni favorevoli per gli investimenti e opportunità per le nostre aziende».

 

24 giugno 2013