La storia di Parmalat è in libreria. La cronaca (nera) sui giornali

Sarà in libreria da mercoledì prossimo 6 novembre il volume “Il miracolo del latte" (sottotitolo "Quando il lavoro salvò la Parmalat”) di Marco Severo, già collaboratore di Repubblica, dedicato al clamoroso crack di quello che si riteneva essere un colosso dell'agroalimentare italiano e che poi si rivelò un'impero di carta basato su stratagemmi di finanza borderline e illeciti. Il volume racconta la vicenda dal punto di vista delle donne e degli uomini, degli affetti, dei dolori, delle vite che dentro la fabbrica stessa vennero travolte dal disastro finanziario dell'azienda e che al disastro finanziario dettero una risposta.

Una vicenda drammatica che a breve – il 19 dicembre prossimo – incontrerà sul calendario la data del suo decimo anniversario. E fu proprio in quella funesta data che un lapidario comunicato dell'azienda di Collecchio informava il mondo intero della fine dei giochi, dell'enorme truffa del "mito" imprenditoriale di una delle più ricche (allora) province italiane.

 

Un comunicato battuto ancor prima dell'apertura degli uffici dalla direzione dell'azienda informava il mondo intero che "alla Bank of America di New York non esiste alcun conto di 4 miliardi di euro riconducibile alla Parmalat Spa". Fu la parola fine per la "creatura" di Calisto Tanzi. La favola della multinazionale nata quarantadue anni prima da un salumificio di provincia finiva così, con queste righe che ufficializzavano la notizia del crack finanziario più catastrofico della storia d’Europa. Tanzi fu arrestato, Parmalat venne posta in amministrazione straordinaria, si appurarono i falsi in bilancio e si disvelò l’"anima nera" dell’azienda ritenuta candida, creata dal "monsignore del latte" Calisto, benefattore e uomo di Chiesa.

 

Ma è proprio da quella fine che comincia una nuova storia – ed è questo l'avvincente contenuto del libro – perché sono gli operai e gli impiegati e i pochi manager superstiti, a prendersi la fabbrica. È la storia del salvataggio della Parmalat e del paradosso dei paradossi del capitalismo italiano: un’azienda che secondo le leggi del mercato e della cultura liberista avrebbe dovuto fallire continua invece a produrre ancor oggi latte e derivati e succhi di frutta. E in cima alla pila traballante dei 14 miliardi e passa di buco tiene in equilibrio migliaia di posti di lavoro, migliaia di famiglie e di vite, conserva inalterati gli accordi sindacali, e gli stipendi e i premi di produzione, non facendo ricorso a un’ora di sciopero, così supplendo all’etica di un gruppo imprenditoriale divorata dall’illecito e dal demone del profitto ad ogni costo.

 

Un libro, quello di Marco Severo, che celebra l'umanità, la solidarietà, la resistenza, il dolore, il coraggio, la forza della gente che, superato il "lutto" è stata protagonista viva e vitale di una rinascita allora inaspettata. Un volume che sin lì consente al lettore di avvicinarsi al "non detto" della quotidianità e dei giorni critici, delle notti insonni e delle più tremende prospettive che si stagliavano davanti ad ognuno di quei lavoratori.

 

Che fine abbia fatto Parmalat oggi, in che mani sia caduta e come, di cosa e di quanto sia stata svuotata dall'attuale proprietà della famiglia Besnier (Groupe Lactalis) per ora è cronaca e non ancora storia. Per leggerne in un libro servirà aspettare qualche tempo, e nell'attesa non sarà difficile capire che fine abbiano fatto quei lavoratori ed altri (basti pensare alle tante Centrali del latte chiuse dai Besnier) e quanto quei prodotti siano davvero ciò che i consumatori pensano di acquistare.

 

4 novembre 2013

 

Titolo: Il miracolo del latte
Autore: Marco Severo
Prefazione di: Stefania Crogi
Pagine: 192
Editore: Ediesse
ISBN: 88-230-1811-2
Euro 13,00