Passo indietro dei cinesi: la Centrale del Latte di Savona verso la chiusura

Sono ventiquattro i lavoratori della Centrale del Latte di Savona che verosimilmente perderanno il lavoro prima della fine di gennaio. È quanto emerso dall'ultimo incontro tra le rappresentanze sindacali e il sindaco Federico Berruti, dopo che nelle ultime settimane si era paventato un possibile passaggio di mano ad un imprenditore cinese, attraverso la mediazione della Matrunita Mediterranea dell'argentino Diego Parodi.

Gli ultimi impianti utilizzati, fermi da poco meno di un anno, sarebbero stati riattivati per confezionare tetrapak tascabili di latte a marchio "Mu" nel mini-formato da 250ml, che pareva potessero interessare come street food, ma – a quanto pare – quelle che erano ipotesi e congetture sono destinate a rimanere tali, portando i ventiquattro lavoratori verso la mobilità, dopo diciotto mesi di cassa integrazione.

 

La soluzione cinese era stata ventilata sino alla fine della scorsa settimana, dopo che nell'ottobre del 2012 lo stabilimento era stato visitato dagli interessati per un sopralluogo propedeutico alla vendita.

 

Nel settembre dello scorso anno l'azienda savonese era stata al centro di un crack finanziario che aveva visto protagonisti una parte dei propri dirigenti, da anni dediti alla sottrazione di capitali attraverso il classico sistema di "scatole cinesi" creato per spostare – per l'appunto – fondi nei paradisi fiscali lussemburghesi.

 

16 dicembre 2013