Zaia spinge per gli aiuti a chi voglia chiudere i caseifici

26 maggio 2009 – Dopo tanti “sì”, prima o poi un bel “no” doveva arrivare, ed è arrivato. L’Ue ha finalmente risposto picche alle richieste del ministro Luca Zaia che stavolta puntava ad ottenere la misura della “restituzione all’export” a favore delle solite major casearie che negli ultimi anni sono letteralmente andate avanti a suon di aiuti comunitari.

La richiesta ministeriale puntava ad estendere ai formaggi destinati ai mercati statunitense e canadese (i Paesi che più interessano l’export delle industrie italiane) i sostegni recentemente ventilati a favore di chi esporti latte in polvere, burro e formaggio verso altri mercati mondiali.

Nel commentare il “no”, il ministro si è però rallegrato per la concomitante anticipazione ad ottobre dell’erogazione di aiuti a favore dei produttori di latte, e ha colto l’occasione per richiedere la definizione di appositi aiuti a favore degli agricoltori che decideranno di cessare la propria attività lattiero-casearia.

Una scelta discutibile che, se approvata, porterà presto ad un sensibile e precoce ridimensionamento del comparto.