Animali alla ribalta, ma nessuno s’illuda: era solo propaganda (elettorale)!

  "Viva il formaggio, viva le pecore, viva il Gargano": è così che Franco Arminio, scrittore, regista e blogger de Il Manifesto e del Fatto Quotidiano, aveva concluso la sua campagna elettorale per la lista "L'Altra Europa con Tsipras", aggiungendo uno dei suoi strampalati ma originali ed efficaci comizi in video (clicca qui per vederlo), destinati in apparenza ad un pubblico di ovini. Comizi che in sostanza hanno però centrato l'obiettivo, trovando ampia eco sul web, una certa risonanza e la simpatia di in una parte dell'elettorato, deluso da anni e anni di politica inefficace e di retroguardia, per non dire altro.

Per un Arminio che si era improvvisato un po' pastore, un pastore in carne ed ossa – Nunzio Marcelli – era sceso nell'agone pre-elettorale (leggi qui) ancor prima che con il Movimento Cinque Stalle, attaccando giustamente le speculazioni animaliste, e in particolare quelle dell'ex deputata pidiellina Michela Brambilla. «Da un lato gridano allo scandalo», aveva tuonato il pastore abruzzese, «scagliandosi contro il consumo di carne e dall’altro commercializzano salmone e gamberetti» (alla Brambilla fanno capo la Sal Seafood e la Sotra Coast International, specializzate per l'appunto nell'importazione di salmone affumicato e gamberetti surgelati, ndr). «Evidentemente», conclude Marcelli, «nel mondo della comunicazione e dei buoni sentimenti, il pesce non è carne».

Al contrario di Arminio e Marcelli, hanno sì brillato in questa campagna elettorale – ma in chiave negativa – le uscite dei logori Mastella (sì, l'indefesso Clemente, che ci ha provato ancora una volta, nell'avellinese: leggi qui) e Sgarbi. Il primo, proprio e solo sotto elezioni si è ricordato che esistono ancora gli allevatori (quelli avellinesi, è evidente, ndr), preoccupandosi di qualche loro causa (ma non si illudano gli interessati: da oggi si torna alla normalità, e di voi non si preoccuperà più nessuno, nda), il secondo (invecchia anche lui, poverino!, nda) non ha trovato niente di meglio da fare che salire su un palco per uno dei suoi comizi (è qui), in compagnia di sei capre. Forse era troppo impegnato, il mese scorso, per riuscire a sapere (qui il nostro articolo, in anteprima nazionale) che si tratta di una specie animale tra le più intelligenti. Vorrà dire che, d'ora in avanti, per dare a qualcuno dell'ignorante, gli grideremo contro "Sgarbi! Sgarbi! Sgarbi!”

26 maggio 2014