Il contadino-hobbista Di Pietro ha deciso: si occuperà di agricoltura nel suo Molise

A sentirlo parlare di agricoltura c'è da chiedersi chi glielo abbia fatto fare. Stiamo parlando di Antonio Di Pietro, e di quella che dovrebbe essere la sua terza vita pubblica, dopo quella di magistrato, che lo lanciò sulla scena internazionale e quella di parlamentare e leader dell'Italia dei Valori, con cui dalla medesima scena era uscito malamente (leggi qui) nel 2012. Due anni appena ed eccolo qua, il "nostro", che appena rinfrancato da un anno (e più) sabbatico, decide oggi – chissà com'è – di ritornare all'agricoltura (sempre che, al di là della nascita, ci sia mai stato). Ad ogni buon conto il mondo agricolo, tolti quei quattro "simpatizzanti " che a livello locale puntano sempre alle briciole o poco più (gli esempi di Mastella, Pomicino e altri sono assai eloquenti), ne avrebbe fatto anche a meno, se solo si pensa che nel suo ultimo intervento sui temi del Psr 2014-20 l'Antonio regionale ha avuto l'ardire di sperticarsi nel racconto di una sua notte in bianco dedicata "alla" sua "mucca" che – udite udite – doveva partorire!

In tempi in cui una zootecnia da cento capi stabulati non riesce più a sostenere l'esistenza di una famiglia di tre persone, e in una regione che solo pochi mesi fa ha rischiato di subire l'attacco delle Gran Manze Granarolo (leggi qui e qui) dichiarare di avere "una" "mucca" denota molte ed infelici aspetti della sua riedizione rurale: un hobbysta cosa potrà fare per chi la terra la vive ogni giorno professionalmente? Quali risorse personali potrà mettere in campo uno che in stalla ci è stato sì e no per vedere, certo, e non per fare? Nell'attesa spasmodica di poterlo ammirare ritratto durante una mungitura, ai molisani che lo vogliano ancora sostenere restano pochissime certezze e qualche inconfessabile speranza, prima tra tutte quella che – con tante buone conoscenze nel Palazzo – qualcosa di concreto per il "suo" Molise potrà di certo farlo.

Se è vero com'è vero però che il buongiorno si vede dal mattino, agli amici molisani va il nostro caloroso auspicio: continuatele "in proprio" le vostre strenue battaglie civili (dopo le Gran Manze, tocca ora al biogas; leggi qui) perché chi ha mal operato altrove difficilmente potrà cambiare in meglio proprio adesso!

6 ottobre 2014