
In cotanta caotica situazione, e a pochi giorni di distanza dalla bocciatura rifilata dalla Commissione Europea alle britanniche etichette a semaforo (leggi qui), fa il suo esordio sul mercato un nuovo strumento (stavolta informatico) che ancora una volta insiste sul medesimo concetto (verde = via libera; arancione = cautela; rosso = vietato), venendo accolto da molte pubblicazioni senza il necessario spirito critico.

Nel momento in cui prende sempre più spazio l'informazione e la coscienza che i prodotti di qualità reale sono quelli realizzati con metodiche naturali e non invasive (nel caso di latte, carni e derivati: da animali prevalentemente allevati a erba e fieno) l'adozione e la diffusione di tali supporti appaiono alquanto anacronistici, a meno che non li si presenti come strumenti per leggere il meglio del peggio che c'è sul mercato.
In tanta confusione mediatica, di idee e di proposte ciò che più ci appare chiaro è che un ritorno all'alimentazione variata e ben bilanciata, basata sulla piramide alimentare della dieta mediterranea, su alimenti naturali prodotti da aziende che non abbiano sposato artifici nati per l'industria (accade talvolta anche tra i piccoli, purtroppo, ndr) potrebbe rappresentare la miglior soluzione a tanto evitabile caos, troppo spesso dettato da interessi di terzi che poco hanno a cuore quelli della salute pubblica.
«Una corretta spesa alimentare», ha dichiarato ai media il professor Alessandro Casini dell'Università di Firenze, che della App è il primo fautore, «modifica la composizione della dispensa in casa, incrementa la competenza nutrizionale e permette di apportare correttivi alla propria dieta. Nuna rivoluziona l'approccio alla dieta perché il semaforo, dinamico e intelligente, non tiene conto solo della composizione dell'alimento, ma anche delle necessità nutrizionali del consumatore e della dieta nel suo complesso».
«Inserendo i vari alimenti nella App», ha proseguito il docente universitario, «si potrà ottenere una vera e propria lista della spesa sincronizzabile e condivisibile in tempo reale con altri utenti. In questo modo è possibile programmare una spesa sana anche prima di essere nel negozio». E per chi volesse prendere le distanze dalla schiavitù dei prodotti globalizzati e della Gdo? Qualche soluzione arriverà forse anche per loro, per uscire un giorno dai… Casini?
27 ottobre 2014