I nuovi contadini vanno a scuola. Il Chianti li forgia e li attende

Uva malvasia in via di appassimento, alla base di uno dei prodotti principe del Chainti: il Vin Santo - foto Villa Montepaldi®Non sono molti, per ora, ma sono già tutti all’opera sin dal primo giorno di scuola. Prima in aula, negli spazi attigui alla scuola media di San Casciano Val di Pesa – siamo nel Chianti fiorentino – poi tra le vigne e gli uliveti dell’azienda agricola Montepaldi, "filiale" della Facoltà di Agraria dell'Università di Firenze. È così che si è svolta giovedì scorso, 26 febbraio, la giornata inaugurale della scuola italiana che si propone di formare i contadini del futuro, fornendo un’alternativa scolastica e professionale ai giovani che hanno abbandonato i percorsi di un'istruzione tradizionale che non è più in grado di offrire molti sbocchi sul mercato del lavoro e che perde ormai il 19% degli aventi diritto, in età scolare.

La terra, elemento vitale nella vigna come e più che in altre colture agricole - foto Villa Montepaldi®Una giornata che è stata densa di emozioni per gli undici studenti, certo, ma anche per i promotori e gli insegnanti, impegnati ad offrire un'alternativa valida a chi col mondo della scuola ha "bisticciato", ma anche a quanti, ancora in età scolare e inseriti in un tessuto sociale rurale, chiedano alla vita un'opportunità per vivere e lavorare all’aria aperta con un'adeguata cognizione di causa.

Il corso biennale di operatore agricolo – attivato da alcune delle amministrazioni comunali della Val di Pesa e della Val d'Elsa e teso a contrastare il fenomeno della cosiddetta dispersione scolastica – fornirà ai propri allievi tutti gli strumenti necessari per mettersi in una carreggiata educativa specializzandosi in un settore importante per lo sviluppo dell'economia regionale. Anche la formula scelta – attrarre e stimolare i ragazzi e offrire loro un'istruzione in grado di coniugare agricoltura, formazione e finalità sociali – sembra quella giusta.

Dopo la viticoltura, l'olivicoltura è alla base dell'economia agricola del Chianti - foto Villa Montepaldi®Intervenendo nel corso della presentazione, il primo cittadino di San Casciano Massimiliano Pescini si è rivolto agli studenti senza usare parole di circostanza: «Voi siete la nostra scommessa sul futuro», ha esordito il sindaco, «e avete un compito importante: quello di rispettare, portare avanti e innovare una tradizione propria del Chianti legata al rapporto armonioso tra la terra e l'uomo, in cui l’intervento di chi lavora la terra produce bellezza e qualità del paesaggio».

Per Giannino Pastori, sindaco di Barberino Val d'Elsa, «Il valore di questa iniziativa è lo stretto rapporto tra cultura e tradizione». Una tradizione «che non può e non deve disperdersi», come sottolineato Gionni Pruneti, assessore di Greve in Chianti che riconosce alla scuola il merito «di offrire agli studenti le opportunità di apprendere l’abc dell’agricoltura e valorizzare il rapporto umano e professionale con essa». «La scuola», ha aggiunto poi il vicesindaco di Tavarnelle Val di Pesa Davide Venturini, «permetterà una conoscenza approfondita e qualificata delle pratiche agricole. Al fianco di competenze specifiche i ragazzi impareranno ad essere protagonisti e non strumenti, come nella tradizione delle nostre terre, della cultura del fare. Apprenderanno un mestiere che può essere una garanzia per il loro futuro e per quello del nostro territorio».

La scuola va incontro alla crescente richiesta di figure specializzate registrata nel mondo agricolo di questo territorio. Trattoristi, potatori, cantinieri, addetti alla vendita di prodotti tipici: sono tutte figure qualificate di cui le aziende vanno a caccia: secondo i dati in possesso di Chiantiform negli ultimi cinque anni si sarebbe registrato un +10% della domanda, e "le garanzie occupazionali per tali specialisti", garantiscono gli interessati, "sono salite al 71%".

La scuola prevede 2100 ore per biennio, ripartite tra lezioni teoriche e laboratorio: 735 ore di lezioni in aula, 735 ore di laboratorio e 630 ore di stage in azienda. Al termine, il rilascio del diploma professionale di operaio agricolo specializzato, che è giuridicamente riconosciuto a livello europeo. Le materie di studio comprendono la botanica e la fisiologia vegetale, l'agronomia e la sostenibilità in agricoltura, ma anche economia agraria, tecniche di coltivazione orto-floro-vivaistica, tecniche di coltivazione di piante arboree ed erbacee, uso e manutenzione impianti macchine e attrezzature agricole e conservazione e trasformazione dei prodotti agroalimentari.

Un primo passo, quello della prima scuola per contadini, che lascia ben sperare anche per un'introduzione nell'ambito delle attività aziendali delle buone pratiche di pascolamento per l'eradicazione delle infestanti. In non pochi Paesi fuori dall'Italia anche il mestiere di pastore si impara e perfeziona a scuola. Chissà che le sue buone regole non vengano introdotte un giorno per portare le giuste sinergie tra mondo agricolo e mondo pastorale. A cominciare proprio dal Chianti.

La scuola è stata attivata da Chiantiform, nell’ambito del progetto statale "Garanzia Giovani" e in collaborazione con Coop 21, Istituto Isis Vasari di Figline Valdarno e Toscana Formazione. I giovani interessati a frequentare la scuola possono effettuare l’iscrizione (gratuita) fino al mese di aprile.

2 marzo 2015
 

Per informazioni:

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Chiantiform
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