Un anno fa o poco più il mondo della Mozzarella di Bufala Campana venne scosso dall'ennesimo episodio di cronaca nera che portò all'arresto di tredici persone, responsabili di attività criminose legate alla contraffazione del nobile latticino. Tra gli implicati nel caso, su cui investigarono i Nas, i titolari della Cantile Srl di Sparanise, in provincia di Caserta.
Un caso isolato, come sottolineammo all'epoca (leggi qui la cronaca di allora), che toccò i consumatori, lese la salute pubblica e colpì indirettamente l'immagine e le vendite di tanti e onesti produttori e allevatori del comparto bufalino. La vicenda, caratterizzata da una complessa macchinazione in cui furono coinvolte varie figure professionali esterne – complici di aver falsificato analisi di laboratorio per coprire le frodi – finì su diversi giornali stranieri, per aver coinvolto catene distributive e consumatori esteri.
La vicenda è tornata di concreta attualità nei giorni scorsi, con una svolta inattesa nel corso del processo, quando il principale imputato, Pasquale Cantile, ha deciso di confessare ammettendo l'adulterazione dei prodotti e coinvolgendo i tecnici (verranno ascoltati dai giudici nei prossimi giorni), rei di aver addomesticato non poche analisi per certificare la regolarità della produzione.
A darne notizia, venerdì scorso, 15 maggio, è stato il quotidiano online Paese News (grave il fatto che Il Mattino e altri quotidiani più seguiti abbiano taciuto la notizia, ndr) che ha titolato "Mozzarella taroccata, Pasquale Cantile ammette: è vero, a volte succedeva". La cronaca dettagliata è raggiungibile da qui e racconta una situazione ben complessa e ora critica, che rischia di tornare a gettare fango e seminare dubbi su una parte rilevante (Cantile esporta in vari Paesi in Europa e oltre) del comparto bufalino della provincia di Caserta.
Dal suo canto, il consorzio di tutela è invece impegnato in diverse attività sulla promozione e sulla divulgazione (leggi qui e qui), tra cui le non poche previste all'interno dell'Expo 2015, che – si spera – riusciranno a portare chiarezza e un futuro più propizio alla stragrande maggioranza dei produttori che lavorano seriamente il latte di bufala.
18 maggio 2015