Vieni avanti creativo: nasce Piemunto, il marchio inutile

Neologismo e grafica ben discutibili per un marchio nato quantomeno tardivamente. Porterà forse soluzioni ad un comparto ormai in ginocchio?Dopo tanti proclami e un'attesa per fortuna per niente snervante, martedì scorso, 1° marzo, è stato presentato presso la sede della Regione Piemonte il marchio che dovrebbe promuovere la vendita di latte piemontese (prevalentemente di stalla, da animali alimentati a insilati e unifeed). A dire il vero si tratta di un logo-marchio, il cui nome non potrà che lasciare perplessi i più: "Piemunto", curioso neologismo che nell'immaginario dei "creativi" che lo hanno partorito forse dovrebbe significare "munto in Piemonte", che a guardar bene è il fattore meno interessante a livello di garanzia per i consumatori, che forse preferirebbero sapere come vengono nutrite e allevate le bovine.

I promotori dell'iniziativa hanno sottolineato che "non si tratta di un marchio di certificazione, ma di comunicazione (e che comunicazione!, ndr), che la Gdo utilizzerà, in base agli accordi con la Regione, per informare i consumatori sull’origine della materia prima". Proprio Confagricoltura ha tenuto a precisare che "il prezzo del latte spot è in continua diminuzione, arrivando oggi a 29,38 centesimi al litro a fronte dei 36,09 centesimi dello scorso anno, quando già si stavano manifestando le prime difficoltà del comparto".

I responsabili di Confagricoltura Piemonte hanno aggiunto che a breve in Piemonte "si creeranno difficoltà per collocare dai 500 ai mille quintali di latte al giorno (su una produzione quotidiana regionale di circa 25mila quintali), con gravi conseguenze per gli allevatori".

Il tiepido interesse registrato dai media locali per questa operazione è stato sufficiente però a scatenare le polemiche della Coldiretti regionale, che – abituata ad essere sempre al centro della scena – è tornata sul tema latte denunciando (non che sia una novità) la diffusa utilizzazione di materia prima non locale da parte dell'industria piemontese: "Con la continua e crescente importazione di latte dai Paesi esteri", questa la nota di Coldiretti Piemonte, "si sta verificando una situazione insostenibile per i nostri produttori con un grave danno all’intera agricoltura della regione".

Alla presa di posizione di Coldiretti Piemonte ha dedicato un articolo sabato scorso la testata web Alessandria News. Clicca qui per leggerlo.

7 marzo 2016